giovedì 14 novembre 2019

Per Salvini ( ma anche per Zaia) prima la Lega e le prossime tornate elettorali, e poi Venezia e l'acqua 'granda'

Ieri il leader leghista in missione elettorale a Bologna, per sostenere la candidata  Lucia Borgonzoni, sempre all'ombra del capo, contro il dem Bonaccini, governatore uscente, ha gettato giù la maschera.

A lui del disastro che ha colpito Venezia, i veneziani ed il Veneto -  appartiene ancora all'Italia o no anche la 'Serenissima Repubblica' di Venezia'; e i veneziani e i veneti sono o no anche loro italiani? - fotte quasi nulla, al punto che ieri in piena drammatica emergenza non ancora del tutto passata, se  per ieri sera ed ancora per questa mattina si prevedono picchi di acqua alta che fa preoccupare i cittadini che stanno ancora curando le ferite della grande ondata di due giorni fa, ha voluto accanto a sè sul palco del Pala Dozza i governatori leghisti delle regioni del nord e del centro, compreso Zaia che forse avrebbe dovuto restare a Venezia per dimostrare che 'la Lega di Salvini c'è'.

Invece no,  di fronte alla possibilità di dare una spallata al governatore di sinistra Bonaccini, cui tutti riconoscono l'ottima amministrazione, egli dimentica la tragica situazione in cui versa Venezia ed il Veneto, governato da tempo immemorabile dalla Lega, e dimentica pure che  qualche suo alleato, come Galan, di cui Zaia, proprio lui, era vice ( vice governatore e dello stesso gruppo politico) è stato fra i principali imputati per le tangenti del Mose che, anche per colpa  loro,  è ancora fermo.

Zaia fa dichiarare, insieme al sindaco Brugnaro, lo stato di calamità per Venezia ed il Veneto e poi corre a fare campagna elettorale per l'Emilia Romagna  a fianco del suo capo, Salvini 'il Nero' . Dunque a Venezia e nel Veneto tutto a posto?

La Regione governata da Zaia non poteva far nulla per sbloccare i lavori restanti del Mose? Pensa forse il governatore leghista che andando a Bologna può scrollarsi di dosso ogni responsabilità?

E Salvini, quello del 'prima gli italiani' si è già dimenticato di questa sua professione di fede politica, avallata  e resa più credibile a forza di ostentazioni di crocifissi, difese di presepi, invocazioni alla Vergine Maria, baci ai  suoi figli vergognosamente strumentalizzati,  in nome della conquista di altre poltrone, da sfilare ai suoi avversari politici?

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