La notizia migliore delle due, se non altro perché coinvolge un numero altissimo di persone, è l'aumento consistente del visitatori di musei, monumenti e siti archeologici nell'anno appena passato, con un incremento oltre che di visitatori, conseguentemente, anche di entrate da botteghino. Ed è una notizia che ci rende oltremodo contenti, perché l'aumento del pubblico in Italia è in controtendenza rispetto all'Europa, dove si registra, invece, un calo non irrilevante, perfino al Louvre (dopo gli attacchi terroristici a Parigi ed in Francia).
I particolari del resoconto del 2016 , fatto da Franceschini, sono oltremodo interessanti. Naturalmente i soliti notissimi monumenti sono in cima alla lista dei siti visitati: Colosseo, con un leggero calo - causa controlli all'entrata? - Pompei, Uffizi ecc... ma anche una maggior presenza di tanti altri monumenti e siti del nostro ricco territorio. Entrano nella lista dei monumenti visitati anche il Pantheon, fino a poco tempo fa negletto; brilla anche la Reggia di Venaria, che conferma Torino come una delle mete più ambite del turismo nazionale e non. Nella lista delle mete preferite c'è anche Mantova, capitale della cultura nell'anno appena trascorso.
Non pochi attribuiscono tale insperato successo a due fattori di incentivazione. Il primo, interessante, la domenica prima del mese, in cui si può visitare tutto gratuitamente; il secondo, l'arrivo di direttori stranieri, scelti attraverso un bando internazionale, che, per cultura, sono più abituati dei nostri ed anche più addestrati oltre che alla conservazione alla valorizzazione del nostro patrimonio. Un giovane musicista ha lanciato una proposta. Perché non affidiamo a direttori stranieri anche le nostre istituzioni musicali, nella speranza che le rivitalizzino almeno per il pubblico?
La seconda buona notizia - ma ad essa avevamo accennato già nei giorni scorsi - è la rentrée dell'Orchestra Mozart, che dopo tre anni di silenzio dal quale non si sapeva se sarebbe mai rimersa, è tornata a suonare al Manzoni di Bologna, diretta da Bernard Haitink che aveva diretto prima del suo forzato scioglimento ( causa malattia di Claudio Abbado, il fondatore) l'ultimo concerto chiamato a sostituire il fondatore ormai in gravi condizioni di salute e assai prossimo alla morte. Lunga vita alla Mozart!
Solo che... della Mozart non è fregato nulla alla città di Bologna, alla Regione, allo Stato (al Ministero di Franceschini) e poco, anzi pochissimo anche ai 1000 che hanno donato poco più di 90.000 Euro, attraverso la raccolta fondi diffusa.
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