Scherzavamo, qualche giorno fa, scrivendo che - come insegna il calendario avvalorando l'astrologia - i grandi pianisti nascono solo il 6 gennaio, dopo aver riscontrato una sequenza abbastanza curiosa di nascite di grandi pianisti, a distanza di 11 anni l'uno, dall'altro in quel giorno: Benedetti Michelangeli, Brendel, Pollini. E poi... tutti i pianisti nati dopo? Evidentemente si sono cercati altri giorni del calendario per mettere piede sulla terra. O quella triplice coincidenza aveva ormai graziato fin troppo il 6 gennaio per continuare con altri. Perciò, con buona pace di tutti gli astrologi che impazzano sul grande schermo e sui giornali (noi stessi, ai tempi di Piano Time, pubblicavamo ogni mese, nell'ultima pagina della rivista, un oroscopo 'musicale' - per così dire, ma era un gioco) pianisti e musicisti possono nascere in qualunque giorno dell'anno, perché conta ciò che si è alla nascita, avendo il sigillo impresso dalle persone che ti hanno generato, e conterà sicuramente anche dove si nasce ed altro ancora... ma pianisti come qualunque altra cosa si DIVENTA. E anche Mozart, pur nato in una famiglia di musicisti, se non avesse avuto un padre 'padrone' in Leopold, con ogni probabilità non sarebbe diventato quello che poi è diventato, ma sarebbe emerso in qualche altro campo.
Se si fa a vedere su Wikipedia i nati 'famosi' del 27 gennaio, si scopre che fra i musicisti c'è solo Mozart, e molto più avanti, nel 1823, il francese Eduard Lalo e pochissimi altri, molto meno noti e meno rilevanti; c'è uno strano pianista come John Ogdon, e, nel ramo della filosofia, il tedesco Friedrich Schelling.
Se si va avanti negli anni, si ha la chiara percezione di come cambia la considerazione in cui vengono tenute le persone più in vista nella società. Man mano che ci si avvicina ai nostri giorni, fra i nati del 27 gennaio ci sono soprattutto calciatori, atleti, attori ed attrici, e qualche giornalista. Insomma gli idoli del nostro tempo.
Tornando a Mozart ed alle curiose coincidenze del calendario, fa certamente impressione riscontrare come la scoperta dell'orrore della Shoah sia avvenuta proprio un 27 gennaio (1945). Ed a noi fa piacere pensare che sia stato un musicista, il più singolare della storia dell'umanità, a fare a noi il più grande regalo nel suo genetliaco, e cioè la scoperta del più grande orrore che la stessa umanità aveva prodotto, insegnandoci a fare attenzione perché non avvenga mai più. In suo nome.
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