Il 2016 sarà ricordato come l’anno nero del comparto bancario a Piazza Affari. Ma nemmeno il mondo dell’editoria è rimasto al riparo dalla burrasca.
Dal gruppo Sole 24 Ore a Italiaonline, negli ultimi cinque anni i grandi gruppi editoriali italiani hanno assistito a una drastica contrazione del loro giro d’affari, passato da 5,7 a 3,9 miliardi. Il fatturato degli imperi dei media tradizionali italiani si è ridotto del 32,6% e 4.500 posti di lavoro sono andati in fumo.
Non si arresta inoltre l’emorragia di lettori della carta stampata: tra il 2011 e il 2016 la diffusione dei quotidiani è scesa del 34%.
Tra i gruppi editoriali, è Class editori a registrare la performance peggiore a Piazza Affari nel 2016. Il titolo della casa editrice attiva nel campo dell’informazione finanziaria (Milano Finanza e Italia Oggi), del lifestyle e dei beni di lusso ha perso il 53,8%. Il gruppo Sole 24 Ore, alle prese con una profonda crisi societaria, ha invece bruciato il 43,6%.
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