Senza dubbio quella dell'altro ieri, anche a causa del successo ottenuto, poteva a ragione considerarsi la serata inaugurale di stagione della Scala, mentre era soltanto la serata che inaugurava in teatro l'Expo milanese, con la Turandot diretta da Chailly; e la serata inaugurale di stagione è stata, come sempre il 7 dicembre, con il Fidelio, discusso, diretto da Barenboim.
L'opera pucciniana, con il finale scritto da Berio una decina di anni fa, che ha sostituito a Milano quello di Alfano in uso da sempre nei teatri, ha avuto successo anche nella versione televisiva, trasmessa in diretta da Rai5, finalmente anche con una bella regia, affidata a Patrizia Carmine. Ha fatto nientemeno che il 2,52 % di share - un record per la rete - con 593.000 telespettatori, e, come ricorda nel suol articolo la Aspesi, con un picco, alle ore 22, di 733,235 spettatori e quasi il 3% di share. Davvero un successo che dovrebbe far tornare i dirigenti Rai sui loro passi, e convincerli a rimettere in palinsesto quella fortunata trasmissione andata in onda fra il 1999 e 2004, dal titolo 'All'Opera!', in seconda serata, su Rai 1, che di telespettatori ne faceva anche il doppio e, in taluni casi anche di più, di quelli fatti da Rai 5, nella riuscita formula che alternava il racconto della trama, ad opera del suadente Antonio Lubrano - un successo personale che si aggiungeva a quello degli anni di 'Mi manda Lubrano' - all'ascolto dei brani più belli del nostro melodramma. In tutto, in una durata, un'ora circa, compatibile con i tempi televisivi.
Quella trasmissione, nonostante il successo, le proteste seguite alla sua cancellazione e le rassicurazioni dei dirigenti Rai di un tempo per un suo quasi immediato ritorno, sono trascorsi oltre dieci anni e nessuno si prende la responsabilità di rimetterla in onda. La si potrebbe ritrasmettere già così come è andata in onda allora, per sei estati conescutive, avendo in archivio quasi 60 titoli, fra i più popolari del melodramma e nelle realizzazioni registiche e scenografiche le più riuscite. Senza nessun costo aggiuntivo, magari in cicli di dieci titoli per volta, come si faceva all'epoca.
Forse a sottolineare negativamente che la Rai non lo fa, nonostante i proclami, viene ora il progetto sul melodramma che reca la firma di Emanuela Giordano, regista e responsabile della 'Casa dei teatri' a Roma, la quale, nel rinato Teatro Torlonia della omonima villa, ha organizzato due mostre ed alcuni concerti sull'opera, intitolando il suo progetto 'All'Opera!', con il punto esclamativo - e non è detto che la Giordano non si sia ricordata, in questa occasione, di quella bella nostra trasmissione ( già, perchè noi ne eravamo l'autore, e ne andiamo ancora fieri!).
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