E' di queste ore la rivelazione fatta da Sorrentino a proposito del suo nuovo film 'la giovinezza' che si vedrà a Cannes. Ad ispirargli uno dei due protagonisti del film ( un vecchio direttore/compositore, richiamato in attività dalla regina, che si rifiuta di suonare per la regina, alla quale non piacciono le sue musiche) sia stato il ricordo di una notizia di tanti anni fa, riguardante il m. Muti, il quale si era rifiutato di suonare per la regina Elisabetta, perché non era stato accettato, dalla Regina, il suo programma. Bravo Muti.
Ma nelle stesse ore giunge l'altra notizia che riguarda Muti. Sarà lui, suol podio della sua 'Cherubini' a dirigere il Concerto della Festa della repubblica, nel Palazzo del Quirinale ( Cappella Paolina, secondo alcuni, Salone dei Corazzieri, per altri) il prossimo 1 giugno.
Mattarella ha voluto ripristinare il concerto e l'apertura dei giardini che Napolitano, in considerazione della crisi, aveva per qualche anno sospeso, in occasione della tradizionale festa della Repubblica, seguita l'indomani dalla parata militare ai Fori. Ora siamo fuori dalla crisi, corriamo verso la ripresa e Mattarella vuole ribadirlo, anche con l'invito a Palazzo del celebre direttore che da molti mesi, un anno circa, non metteva più piede a Roma.
Muti ha accettato di buon grado l'invito del Presidente, che gli riserba una grande riconoscenza, per aver rinunciato alla candidature alla Presidenza delle Repubblica, come Sgarbi e non solo lui andava predicando, lasciando Muti a fare il lavoro che sa fare meglio, il direttore d'orchestra.
Siamo contenti anche per un'altra ragione, guardando al programma del concerto. Muti dirigerà musica dei nostri più grandi operisti. E la dirigerà al chiuso del palazzo, davanti al corpo diplomatico accreditato presso lo Stato italiano. E non sono cose ovvie, se negli anni passati, quando il concerto si faceva nel cortile del Quirinale, ricordiamo di aver ascoltato l'Orchestra della Rai di Torino, se non andiamo errati, diretta da Gelmetti, eseguire la raveliana 'Pavane pour une infante défunte' ( era mica la 'giovane' repubblica italiana, quella per la quale Gelmetti eseguiva la pavana funebre?).
Marino e Fuortes, cercheranno sicuramente un abboccamento con Muti per pregarlo di ritornare a Roma, al Teatro dell'Opera. Lui rifiuterà l'abboccamento - se lo consociamo un pò - ed anche la richiesta, come ha dichiarato in tutte le lingue e più d'un volta. Dopo il Quirinale, addio Roma!
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