Intendiamoci Rodolfo Di Giammarco su Repubblica ha fatto bene a sottolineare l'anniversario e la notizia che il programma verrà annunciato quando sarà; ha fatto benissimo a rinfrescare la memoria di quanti, soprattutto i pubblici poteri, mettono mano al portafoglio 'pubblico' e sganciano gli Euro, e e che ora, senza la sveglia di Repubblica, potrebbero dimenticarsi che esiste il Romaeuropa Festival e magari pure di destinargli dei fondi, sebbene sempre meno.
Ma che dice Di Giammarco? Come ci si può dimenticare del Romaeuropa Festival? E poi anche della coppia, artistica, che da trent'anni lo gestisce, Veaute-Grifasi, senza alti e bassi - ma sempre e solo alti?
Il sindaco Marino che quest'anno ancora una volta ha tagliato i fondi destinati anche a festival storici della Capitale, soprattutto quelli estivi, forse per quelli autunnali farà un altro bando e, zitto zitto, i soldi li troverà per il Festival di Veaute-Grifasi.
Per il Ministero non ci dovrebbero essere problemi, la presenza nel FUS, al capitolo festival, di RomaEuropa è presenza consolidata. E poi Monique Veaute può sempre far intervenire, per intercedere presso Nastasi, la presidente del MAXXI, di cui è consigliera di amministrazione, quella Giovanna Melandri, imparentata con il 'grande & grosso' direttore generale.
Perciò un festival che, nonostante le tempeste continue, viaggia tranquillo e sicuro. Merito soprattutto dei suoi organizzatori che sono sopravvissuti ad ogni tempesta, da trent'anni a questa parte, e di tempeste ve ne sono state, senza mai un dubbio sulle persone al comando e sulla rotta da seguire: la modernità. E, del resto, squadra che supera il mare in burrasca, perchè cambiarla? In fondo si tratta di una squadra ancora giovane, trent'anni appena di navigazione.
Chi non ne è convinto, a differenza di noi che convinti lo siamo sempre stati, può leggersi e rileggersi il panegirico di Di Giammarco, inutile, e se ne convincerà anche lui. Decidendo di salire sulla nave del Romaeuropa che salperà a fine settembre (il 23, una notizia!), toccherà ben 15 'porti' della Capitale, e tornerà in secca soltanto l'8 dicembre, in concomitanza con la inaugurazione del Giubileo della Misericordia annunciato ed indetto da Papa Francesco. E sarà anche quest'anno un bel viaggio. Di Giammarco non conosce ancora il programma, ma sul 'bel viaggio' non nutre comunque dubbi. E l'8 dicembre, se vorrà, RomaEuropa potrà presentarsi in ginocchio alla Porta Santa per farsi perdonare i peccati. Che non ha.
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