Il primo ha a che fare con Sanremo e qualche cantante, come Gianni Morandi, il secondo con presentatori tv ( Bonolis, Clerici) ed alcuni attori. Ma in Piazza Duomo c'era l'Orchestra della Scala, c'erano cantanti con i quali il Mazzi non ha mai avuto nulla da spartire e soprattutto si trattava di un concerto dal quale i due dovevano girare alla larga, mentre qualcuno li ha chiamati.
Presta aveva invece altre ragioni. Presto detto: la presenza sul palco di Bonolis e Clerici come presentatori, l'unica nota stonata della serata, con le gags di Bonolis ed anche qualche volgarità, e la Clerici, intirizzita dal freddo, nonostante fosse ben infagottata, e chiamata a leggere quattro cosette. Per non dire degli strafalcioni di Bonolis, dei quali forse né lui né Mazzi e neppure Presta si sono neanche accorti. Esemplare quello sul rondò di Mozart 'Alla turca' suonato da Lang Lang, che secondo Bonolis era un 'concerto' per pianoforte, invece che una sonata ( un tempo di sonata, l'ultimo nel nostro caso, della sonata n.11). Cose simili non sono tollerabili nel corso di un concerto classico in una occasione di grande rilevanza, come l'apertura dell'Expo, trasmesso in Mondovisione. La Rai non aveva i mezzi per organizzare in proprio quel concerto? Orchestra e Coro erano della Scala, ed il concerto al Teatro milanese faceva capo anche per la locandina e gli artisti presenti. E allora che c'entrava la strana coppia? Ha allestito il palco, curato l'illuminazione, la diffusione audio - quest'utlima la Rai sa fare benissimo con i suoi bravi tecnici.
L'Espresso un paio di anni fa, a ridosso di Sanremo, raccontò le gesta di Mazzi, sponsorizzato da Gasparri, poi anche da La Russa ecc. ed anche dello sbarco armato di Presta in tv.
"Evidentemente
l'Auditel giustifica i mezzi. A condurre le danze ormai sono
personaggi abili e disinvolti come Mazzi e Presta, mentre la
struttura pubblica abdica al proprio ruolo. Non a caso nei giorni del
Festival Rai e Mediaset hanno sospeso qualsiasi serio tentativo di
contro-programmazione. E così l'edizione 2012 sembra quasi una sfida
di Mazzi con se stesso. Impermeabile alle critiche e alle polemiche,
il direttore del Festival aspetta solo il risultato televisivo. Tra
tanti cantanti in gara, l'unico vincitore annunciato è lui: il
veronese di Sanremo."
Ora i due ascriveranno alla propria presenza il successo di quel concerto che ,sia chiaro a chi li assumerà per un altro concerto del genere, loro con quel successo c'entrano come i cavoli... del proverbio.
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