Il tesoro della memoria storica audio-video della Rai, che va sotto il nome normalissimo e chiarissimo di Rai Teche, sta per cambiare profondamente, parola della nuova direttrice Maria Pia Ammirati, scrittrice ammiratissima, da luglio responsabile di questo che è uno dei settori più importanti della Rai.
Come dimostrano le trasmissioni che da tempo vengono riproposte semplicemente pescando, a soggetto, da quelle preziosissime Teche Rai. E che oggi suonano come atti di accusa verso una programmazione nuova che più banale e becera è impossibile immaginare.
Ma prima ancora di pensare al futuro di Rai Teche, un futuro digitalizzato, forse anche interattivo, o chissà quale altra cosa gli frulla per la mente alla Ammirati, la neo direttrice intende cambiare il nome del famoso ricchissimo scrigno. Rai Teche è troppo normale. Forse Rai Time, o Rai vattelappesca, così gli sta consigliando un professorone d'alto corso, Tullio De Mauro - un linguista, che è quel che ci vuole per cambiar nome ad una sostanza sempre uguale - al quale si è affidata per una consulenza 'nominativa' la Ammirati; qualunque altro nome, purchè non sia normale come Rai Teche, che alla semplice pronuncia fa capire di cosa si tratta. Sempre meglio un pò di mistero, almeno nel nome, come un tempo per Rai International, Rai Education, non importa poi quale sia la sostanza. Fatto sta che qui la sostanza è grossa e si rischia di banalizzarla con la ricerca di un nome assurdo ed inutile. Tutto questo dichiarava oggi la Ammirati al Venerdì di Repubblica
Prima fateci vedere cosa sarà la nuova Rai Teche e poi semmai provate anche a cambiargli nome. Noi, per intanto suggeriremmo: 'Rai meraviglie'. Che gliene pare, dott.ssa Ammirati?
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