domenica 11 febbraio 2024

Ma allora ci spiegate perchè Claudio Abbado (ed anche Sinopoli se non andiamo errati) non ha mai diretto Giacomo Puccini?

Abbiamo letto, oggi, su La Lettura' del Corriere della Sera, il lungo servizio dedicato a Giacomo Puccini - nell'anno centenario della morte - per la cura di Helmut Failoni così articolato:  una lunga intervista a due direttori ( Chailly e Pappano) che Puccini lo dirigono ed apprezzano, uno dei quali  addirittura è dovuto tornare alla Scala, perchè in cartellone comparissero opere di Puccini ( che nell'era Lissner, era praticamente bandito; tanto che lo stesso Barenboim, in ossequio al sovrintendente francese, non le dirigeva a Milano, mentre lo faceva a Berlino); ed un lungo articolo di Nicola Campogrande, da poco via dal Festival MiTo Settembre Musica , e che alla divulgazione musicale si è con frequenza regolare dedicato.

 Sia i  due direttori, pucciniani convinti, che Campogrande hanno capovolto l'immagine che agli inizi del secolo scorso avevano dato del grande operista italiano, amatissimo ed anche fra i più eseguiti nel mondo, a cominciare da Fausto Torrefranca; sulla cui scia, in un primo momento,  ci fu anche Massimo Mila.

 E che in Italia, oltre certa critica, ebbe anche gran parte dell'avanguardia, salvo poi cambiare idea, come nel caso di Berio che addirittura ha composto  anni fa un nuovo 'finale' per Turandot, che Chailly tenne a battesimo (Non vogliamo pensare che l'abbia fatto solo per soldi!).

Nelle pagine ricche ed articolate de 'La Lettura', un panegirico dell'operista e musicista Puccini, non si è letto una sola volta il nome di chi, nella lunga carriera direttoriale, ed anche scaligera, non ha mai diretto Puccini, come Claudio Abbado e, ci sembra, anche Giuseppe Sinopoli.

 I loro nomi non sono stati fatti perchè sia Chailly che Pappano, ma anche Failoni, in vario modo hanno avuto legami con Abbado.

Non hanno fatto il suo nome neanche di passaggio; e l'argomento della sua allergia, ideologica, a Puccini,  frutto di una musicologia  cieca prevenuta ed antica, non è stato toccato neanche in una relazione del recente convegno celebrativo, organizzato dall'Accademia di Santa Cecilia a Roma, che  ci è sembrato una sorta di santificazione, avventata, del direttore, a dieci anni dalla morte.

 Noi non sappiamo se Abbado, magari en passant, qualche volta abbia spiegato tale sua posizione, e se lo abbia fatto anche Sinopoli; del quale ci colpì la sua avversione per Stravinsky, che non diresse mai, a vantaggio di Schoenberg, altra anomalia, e cecità, se ci è consentito, sulla scia delle riflessioni filosofiche di Adorno.

Comunque Michele Girardi, che ci aveva promesso tanti anni fa, per Music@, un articolo dedicato, ha fatto un corso universitario sull'argomento, ma non conosciamo a quali conclusioni ed anche a quali scoperte, qualora le abbia fatte, sia pervenuto.  

4 commenti:

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  2. Caro Acquafredda, sì che Sinopoli ha diretto Puccini. Di un'ottima Manon Lescaut londinese esistono e la versione in CDs Philips e quella in DVD.

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  3. grazie per la preziosa informazione. Non ero certo, Lei ha fugato ogni dubbio. Ma l'ho scritto, comunque, perchè pensavo che se Sinopoli avesse anche lui snobbato Puccini, sicuramente sicuramente ci avrebbe fornito una ragione profonda, perchè il nostro era molto più ferrato 'concettualmente' di Abbado. Del quale, fatta eccezione, per quel libretto scritto (e si è detto anche riscritto) con la sua amica ed assistente, negli anni di Berlino, il pensiero non è noto.
    grazie comunque della notizia, acquafredda

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  4. Ma La prego, per così poco. Ricordo anche una certa avversione nei confronti di Puccini da parte di Gérard Mortier, il quale tuttavia non esitava a mettere Tosca e Bohème in cartellone a Parigi.

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