venerdì 19 settembre 2025

Trump minaccia di ritirare le licenze alle tv che ritiene 'ostili' ( da Lettera43). E' pazzo!

 

Trump minaccia di revocare le licenze alle reti tv considerate ostili

Donald Trump rilancia lo scontro con i media americani minacciando la revoca delle licenze a reti televisive considerate «ostili». A bordo dell’Air Force One, di ritorno da una visita ufficiale nel Regno Unito, il presidente ha dichiarato: «Ho letto da qualche parte che i network sono stati contro di me per il 97 per cento, eppure ho vinto facilmente. Loro mi danno solo cattiva pubblicità e hanno una licenza. Forse bisognerebbe togliergliela». Le parole di Trump arrivano dopo la cancellazione su Cbs dello show di Stephen Colbert e la sospensione a tempo indeterminato del Jimmy Kimmel Live! da parte della Abc. La rete aveva ricevuto delle pressioni politiche da parte della Federal Communications Commission (Fcc), dopo alcune battute del conduttore che ha accusato il movimento Maga di strumentalizzare l’omicidio di Charlie Kirk, giovane attivista trumpiano ucciso nello Utah.

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Le minacce di Trump sollevano timori sulla libertà di espressione negli Stati Uniti 

Le minacce di Donald Trump di revocare le licenze televisive hanno sollevato un dibattito negli Stati Uniti sul futuro della libertà di espressione. I media sottolineano che il Primo Emendamento vieta qualsiasi intervento governativo volto a punire i media per ragioni politiche. L’idea che l’Fcc possa togliere licenze a stazioni accusate di essere troppo critiche verso la Casa Bianca viene quindi vista come un precedente pericoloso. I sindacati di settore, insieme ad attori e conduttori, parlano apertamente di censura. Stephen Colbert ha avvertito che «con un autocrate non si può concedere nemmeno un pollice». Il conduttore Jimmy Fallon, di cui Trump ha alluso alla sospensione in un post su Truth, ha detto durante il suo talk show: «Molte persone sono preoccupate che non continueremo a dire quello che vogliamo dire, o che saremo censurati, ma coprirò il viaggio del presidente nel Regno Unito, proprio come farei normalmente». Barack Obama ha accusato l’amministrazione di portare la cancel culture «a un livello nuovo e pericoloso», trasformando la minaccia regolatoria in uno strumento politico. La commissaria democratica dell’Fcc, Anna Gomez, ha messo in guardia dal confondere un atto di violenza con la giustificazione per limitare il dibattito pubblico, definendo l’approccio dell’Fcc «inaccettabile».

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