sabato 14 settembre 2024

Vanessa Benelli Mosell ha 37 anni, 4 più di Beatrice Venezi, ma il suo curriculum preofessionale e percorso di formazione surclassa di molto quello della sua 'chiacchierata' conterranea Venezi ( Vanessa è di Parto, Beatrice di Lucca)

 Vanessa Benelli Mosell nasce a Prato il 15 novembre 1987, da padre pratese chirurgo e madre fiorentina di lontane origini alsaziane.

La pianista ha iniziato lo studio del pianoforte a tre anni con Alberto Alinari a Firenze, dimostrando fin da subito delle doti musicali fuori dal comune. L’anno successivo si esibisce in pubblico la prima volta, affermandosi come bambina prodigio. Ha poi frequentato il Mozarteum di Salisburgo nella classe di Boris Bloch ed è stata eccezionalmente ammessa all'Accademia Pianistica Internazionale di Imola all'età di 7 anni, dove ha studiato fino al 2006 con Franco Scala. Nel 2005 ha ottenuto il Diploma d'Onore dall'Accademia Chigiana di Siena.

In seguito viene invitata al Conservatorio di Mosca, dove, per tre anni, è allieva di Mikhail Voskresensky. Nel giugno 2012 si laurea presso il Royal College of Music di Londra sotto la guida di Dmitri Alexeev.

Oltre agli studi pianistici, ha intrapreso lo studio del violino, del canto, di lettura della partitura, di composizione e di direzione d'orchestra.

Dopo aver completato la sua formazione in direzione d'orchestra con il Prof. Luca Pfaff a Strasburgo, Vanessa si è perfezionata con mentori del calibro di Cristian Macelaru, Mikko Franck, Neeme Järvi, Paavo Järvi, Colin Metters, Daniel Harding, Krystjan Järvi, John Axelrod, Uros Lajovic e Günter Neuhold. Attualmente sta completando un Postgraduate in Contemporary Repertoire Orchestral Conducting presso il Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano con Arturo Tamayo.


Come direttrice ha lavorato con numerose ed importanti orchestre tra le quali il Divertimento Ensemble, la Juni Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia a Roma, la Järvi Academy Sinfonietta, la Klassische Philharmonie Bonn, l'Orchestra Sinfonica Accademica Giovanile dell'Ucraina, la Leipziger Symphonieorchester, la Lithuanian State Symphony Orchestra (LVSO), la Witold Lutoslawsky Chamber Philharmonic, la Dubrovnik Symphony Orchestra e la Wiener KammerOrchester dirigendo la prima esecuzione austriaca di Incanto (2001) per orchestra, di Eric Tanguy. Nel 2019 è stata finalista al Mawoma European Conducting Competition - Maestra Women a Vienna. Dopo il suo tour di debutto come direttrice alla guida della Klassische Philharmonie Bonn nel Febbraio/Marzo 2022 dirigendo nelle più prestigiose sale della Germania, tra le quali la Konzerthaus di Berlino, la Liederhalle di Stoccarda e la Leaiszhalle di Amburgo, è stata immediatamente reinvitata a dirigere nella stagione 23/24. Nel 2023 è stata selezonata da Paavo Järvi per prendere parte come Active Conductor alla Järvi Conducting Academy a Parnu e Tallinn.

Fra gli impegni più importanti delle stagioni scorse, vi sono i debutti al Teatro alla Scala di Milano ed al Teatro Regio di Torino per il festival MiTo; recital solistici al Muziekgebouw Amsterdam ed al Seoul Arts Center in Corea de Sud; il debutto alla National Concert Hall di Dublino in Irlanda con la RTE, nei concerti di Rachmaninov e George Benjamin; la collaborazione cameristica in duo con il violinista russo Vadim Repin; una vasta tournée in Cina con debutti solistici presso il National Centre for the Performing Arts di Pechino, Harbin Grand Theater ed il Guotai Arts Center di Chongqing, fra gli altri; esibizioni presso la Salle Gaveau, nel primo Concerto di Chopin con l’Orchestra Pasdeloup, ed il recital di presentazione del suo album di Rachmaninov presso la Salle Cortot di Parigi.

Altri recenti appuntamenti hanno incluso concerti con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestre Philharmonique de Strasbourg, la Royal Philharmonic Orchestra, l’Orchestre National de Lyon, i Munchner Symphoniker, la Zurich Chamber Orchestra, la Edmonton Symphony, la Flint Symphony, la Israel Camerata, la Jerusalem Symphony ed i Solisti di Mosca, con i quali ha sostituito Martha Argerich come solista.

La stagione 2018-19 ha visto Vanessa Benelli Mosell tenere debutti con prestigiose orchestre, fra le quali, la Royal Scottish National Orchestra suonando il Concerto in Sol di Ravel[6]; il debutto alla Royal Festival HallSouthbank Centre di Londra con la London Philharmonic[7], dove ritorna dopo soli tre mesi per un concerto nell’ambito dello Stockhausen Festival 2019 presso la Royal Festival Hall. Ha interpretato nuovamente il concerto di Ravel al Festival Al-Bustan di Beirut ed inaugurato il Festival di musica contemporanea “Présènces 2019” presso l’Auditorium di Radio France a Parigi[8].

La Benelli Mosell è rinomata a livello mondiale per le sue performance dei Klavierstuecke di Stockhausen. A seguito di una sua registrazione dei Klavierstuecke I-IV, viene invitata dal compositore in persona a studiare con lui, il quale sostiene che Vanessa abbia “il potere di far apprezzare la mia musica”. Da quello stesso momento fino alla scomparsa di Karlheinz Stockhausen, la Benelli Mosell lavora a stretto contatto con il famoso compositore ricevendo grande apprezzamento per le sue interpretazioni. Divenendo una figura di riferimento nella musica di Stockhausen, la Benelli Mosell ha successivamente collaborato con eminenti compositori contemporanei fra i quali Karol Beffa, George Benjamin, Hugues DufourtStefano Gervasoni, Martin Matalon, Olga Neuwirth, Claire-Melanie Sinnhuber e Marco Stroppa.

È anche un’appassionata camerista e si è esibita al fianco di Renaud e Gautier CapuçonVadim Repin, Massimo Quarta, Daishin Kashimoto, Julian Rachlin, Radovan Vlatkovich ed insieme al suo frequente partner il violoncellista francese Henri Demarquette con il quale ha pubblicato l’album “Echoes”, una giustapposizione di opere di Philip Glass e Sergei Rachmaninov per DECCA Classics.

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