Alessandro Giuli è il nuovo ministro della Cultura. Sostituisce Gennaro Sangiuliano che ha rassegnato le sue dimissioni. Lo ha comunicato il Quirinale al termine di un incontro al Colle fra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha fissato per le 19 di stasera il giuramento del nuovo ministro.
Nato a Roma il 27 settembre 1975, da giovane ha militato in Meridiano Zero, movimento di estrema destra. Ha studiato filosofia all’Università di Roma “La Sapienza” senza tuttavia conseguire la laurea.
Ha iniziato la carriera giornalistica in alcune testate locali e poi è passato al Foglio, dove è diventato professionista nel 2004 ed è stato nominato prima vicedirettore nel 2008 e poi condirettore fino al 2017. Da febbraio a novembre 2017 è stato direttore di Tempi. Collabora con Linkiesta, Il Tempo, Libero, il Corriere dell’Umbria e Med-Or, fondazione creata da Leonardo S.p.A.
Fra 2019 e 2020 è stato ospite fisso della trasmissione Patriae condotto da Annalisa Bruchi su Rai 2. Nel 2020 ha condotto con Francesca Fagnani Seconda linea su Rai 2, chiuso dopo due puntate. Collabora con L’Argonauta su Rai Radio 1. È autore di alcuni libri.
Il 23 novembre 2022 il Ministro Gennaro Sangiuliano lo ha nominato presidente della Fondazione MAXXI, con decorrenza dal 12 dicembre 2022, fino alla nomina di ministro arrivata oggi dopo le dimissioni dello stesso Sangiuliano.
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