martedì 2 aprile 2024

'Romanza criminale' nell'Aula Magna della Sapienza, questa sera per la IUC

                                             Istituzione Universitaria dei Concerti

I CONCERTI DELL’AULA MAGNA

79aStagione 2023-2024

Martedì 2 aprile ore 20.30
Romanza criminale

Susanne Bungaard voce 
Fabia Salvucci voce
Ensemble La Terza Prattica
Massimiliano Toni cembalo, tastiere, arrangiamenti, direzione musicale

Deda Cristina Colonna mise en espace


Giacomo Carissimi  Scrivete occhi dolenti 
Armando Trovajoli  Nun je da’ retta, Roma
Girolamo Frescobaldi  Così mi disprezzate (Aria di Passacaglia) 
Giacomo Puccini /Anonimo Tosca e la povera Cecilia
Romolo Balzani  Barcarolo romano 
Trilussa/Giovanni Girolamo Kapsberger  Ninna Nanna 
Edoardo De Angelis /Stelio Gicca Palli Lella 
Claudio Monteverdi/Giovanni Girolamo Kapsberger Addio Roma con gli Ultimi miei sospiri   
Francesco De Gregori  Pablo 


Una produzione IUC - La Terza Prattica
Prima rappresentazione assoluta


Una première assoluta alla IUC martedì 2 aprile ore 20.30 in Aula Magna, quella di Romanza Criminale con l’Ensemble La Terza PratticaSusanne Bungaard voce e percussioni, Fabia Salvucci voce, Massimiliano Toni al clavicembalo, tastiere, arrangiamenti e direzione musicale, e la mise en espace di Deda Cristina Colonna. Una passionale “crime story” che dalla Roma barocca arriva ai tempi moderni, unendo stili e mondi sonori apparentemente lontani, Armando Trovajoli e Claudio  Monteverdi, Girolamo Frescobaldi e Romolo BalzaniGiacomo Carissimi e Francesco De Gregori.

Romanza Criminale scava nell’animo popolare, dalla Roma barocca fino ai tempi moderni, rivelando connessioni e inaspettate affinità. 

Un viaggio lungo e tortuoso- ci racconta Massimiliano Toni - che dai secenteschi Frescobaldi e Carissimi arriva fino a De Gregori. La canzone romana spesso presenta una tematica di amore intrecciato con la morte in una atmosfera noir di omicidi e suicidi che lasciano nel cuore quel sapore di amaro cinismo fatalista che caratterizza gli abitanti della città eterna. Pur non essendo famosa come la canzone napoletana e raramente elevata a rango artistico dalla storia della musica popolare, la canzone romana presenta degli aspetti di profonda espressività dove dialetto e melodie si fondono profondamente. La mia passione come compositore ed arrangiatore è la mescolanza di stili musicali e di musiche di diverse epoche; quindi ho affrontato l’aspetto creativo dello spinoso progetto Romanza Criminale con una mente il più possibile aperta, dimenticandomi di stornelli e osterie. Il viaggio è così iniziato: dopo un innocuo inizio, una Aria di Passacaglia di Frescobaldi si avventura su strade psichedeliche; Nun je dà retta Roma ha un inizio jazz-rock e poi cita Puccini a cento anni dalla sua morte, proprio quel Puccini che in Tosca e Cecilia viene pienamente celebrato e mescolato con lo swing degli anni ’50, mentre la struggente Barcarolo romano affoga in una malinconia di rarefatti arpeggi minimalistici e Pablo, di De Gregori, si muove tra il blues, Philip Glass e la techno music. Sono tempi che ci spaventano i nostri, dopo la pandemia venti di guerra soffiano sempre più minacciosi e la Ninna Nanna di Trilussa descrive con parole di fuoco la triste storia della guerra in un rap ossessivo. Il femminicidio di Lella non poteva mancare in Romanza Criminale; il finale però, cinico e insensibile, mi tormentava non poco: ancora un ostinato barocco dà voce a Lella che si lamenta per la violenza subita e chiude il brano in modo nuovo e inaspettato. Il cammino creativo di questo progetto mi ha regalato momenti nei quali la musica non aveva confini, soprattutto quando è stato possibile accostare le più innocenti melodie popolari a strutture musicali ben più complesse senza che si perdesse il senso profondo della canzone o dei sentimenti espressi nei testi.

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