martedì 16 aprile 2024

Presentato il Roma Europa Festival - Rof per gli sveltisti idioti. C'è di tutto come sempre. Impossibile sintetizzare anche affidandosi alle parole d'ordine - confronto, condivisione, scoperta - che vanno bene per qualunque occasione

  ROMAEUROPA FESTIVAL 2024: SPAZIO APERTO

DAL 4 SETTEMBRE AL 17 NOVEMBRE IL FESTIVAL DIRETTO DA FABRIZIO GRIFASI TORNA CON 100 SPETTACOLI PER 300 REPLICHE CON 700 ARTISTI DA TUTTO IL MONDO.

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 Locandina Romaeuropa Festival

Dialogare con la complessità del presente, spingere l’immaginazione verso i confini del futuro per interrogare le passioni e i movimenti umani di oggi e di domani. È con queste intenzioni che la trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival, diretto da Fabrizio Grifasi, torna a disegnare uno “spazio aperto” per il confronto tra generazioni e pratiche artistiche, un luogo di condivisione e festa, leggerezza e meraviglia, scoperta dei nuovi linguaggi e del patrimonio culturale nazionale ed europeo.

Dal 4 settembre al 17 novembre il festival presenta 100 progetti tra musicadanzateatroarti digitali e creazione per l’infanzia per 300 repliche in 20 spazi della capitale, ospitando circa 700 artiste e artisti provenienti dall’Italia e da tutto il mondo. «Siamo consapevoli che il nostro messaggio culturale si incroci con gli avvenimenti drammatici che oggi stanno scuotendo il mondo e con i profondi cambiamenti che i fattori ambientali e il progresso tecnologico stanno imponendo all’umanità intera. Di fronte a ciò ci guida e ci sprona la convinzione che rappresentare la verità della creazione artistica aiuti a rafforzare la centralità dell’essere umano e della cultura che esso produce» afferma il Presidente della Fondazione Romaeuropa Guido Fabiani. Prosegue il Direttore Generale e Artistico Fabrizio Grifasi: «Dialogo, confronto, incontro costituiscono la trama del nostro Festival e lo rendono possibile. Sono le parole e le azioni concrete che rendono vive le opere degli artisti e che condividiamo con una rete straordinaria di collaborazioni a Roma, in Italia, in Europa e nel mondo, che è quanto di più prezioso abbiamo in questo momento».

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