venerdì 5 aprile 2024

Giorgia Meloni e la politica estera 'culturale'. Secondo smacco. Dopo quello di Budapest , Chicago. Ha perso con Ilaria Salis ed ora anche con Beatrice Venezi

 La storia di Budapest è ormai nota e tuttavia vogliamo raccontarla prima di passare a quella, freschissima, di Chicago. 

L'amico di sempre Viktor (Orban) aveva chiesto  a Giorgia ( Meloni) un nome per il movimento antifascista ungherese. La premier non è riuscita a fargli, in tempo, il nome di Ilaria Salis per la semplice ragione che quel termine, antifascista, non ha ancora imparato a pronunciarlo, nonostante che nel suo corso accelerato dal logopedista sia già abbastanza avanti, al punto da pronunciare  correttamente antinazista, e la frase, certo più articolata  giorno del ricordo, che fa riferimento ai martiri delle foibe.

 Come si vede, è già un bel pezzo avanti nel corso dal logopedista e fra breve, in due o tre anni, riuscirà certamente a pronunciare anche antifascista con scioltezza e disinvoltura.

 Ma ora,  è di due giorni fa, il secondo smacco, clamoroso, nella politica estera culturale. Per lei è stato come un affronto, maggiore di quello ungherese, dopo che dalla Cina al Canada, a Washington, a Londra - un pò meno a Parigi e Berlino, ma chissenefrega ! - tutti la cercano tutti la vogliono, tutti ce la invidiano e tutti l'ascoltano a bocca aperta.

 Questo secondo smacco - del quale anche Lei ha accusato il colpo - ha avuto come palcoscenico  Chicago, la cittadina Usa dove da molti anni regna sovrano Riccardo Muti, sul podio della locale Symphony Orchestra; e dove resterà ancora per un triennio, fino a tutto il 2026.

A Chicago alla premier non è riuscito lo scatto da pantera, che tutti le riconosciamo, su Muti che, di conseguenza, non ha potuto far nulla, perchè l'Orchestra aveva appena deciso chi lo avrebbe sostituito dal 2027, mentre lui era in Giappone. 

(Meloni poteva intervenire su Biden mesi fa, ma non è intervenuta perchè non pensava che a Chicago avrebbero deciso il successore di Muti con tanto anticipo. A Roma, all'Accademia di Santa Cecilia,  per un pelo sono riusciti a trovare in tempo il successore di Pappano, Daniel Harding, prima che iniziasse la stagione da lui diretta, e comunque ci hanno messo quasi due anni. La giustificazione del vertice dell'Accademia, dall'Ongaro, è che tali decisioni sono molto complesse e richiedono tempo e valutazioni. Si vede che in America sono superficiali!) 

Chicago ha deciso autonomamente, visto che l'anziano, e lento direttore non aveva avuto nomi da suggerire, e la premier  non gliene aveva, per un soffio, ancora suggerito quello che sicuramente  avrebbe superato qualunque altro concorrente e pretendente, e cioè la grande Beatrice Venezi, dal curriculum internazionale, come è dato di sapere. 

 L'Orchestra di Chicago, ha scelto un giovane, slavato, finlandese,  Klaus Makela, 28 anni, dunque inesperto, quando avrebbe potuto avere una donna, bella, bionda, capelli fluenti e con una esperienza alle spalle ben maggiore di quella del finlandese, Lei che è da più di dieci anni sulla cresta dell'onda  e non solo in Italia.

 Beatrice Venezi, tuttavia, ha dichiarato che per questo non gliene vorrà alla premier, tanto sa che alla prossima occasione, anche per farsi perdonare questo clamoroso errore, provvederà a risarcirla, e se non all'estero, almeno in Italia. Scala, aspettami, sto arrivando - ha detto la giovane e bella direttrice italiana, di fama internazionale.


Ad uso di quei pochissimi sparuti cittadini del mondo che ancora non dovessero conoscerla, proponiamo il curriculum del povero direttore finlandese e della osannata direttrice italiana. Giudicate voi:


Klaus Makela

Nato a Helsinki il 17 gennaio 1996 Mäkelä è cresciuto in una famiglia di musicisti: Il padre Sami è violoncellista, la madre Taru Myöhänen Mäkelä è pianista e il nonno Tapio Myöhänen è violinista e violista. Gli studi di violoncello con Marko Ylönen, Timo Hanhinen e Hannu Kiiske e quelli di direzione d’orchestra con Jorma Panula all’Accademia Sibelius. A 18 anni, nel 2014, il secondo posto al Concorso per violoncello di Turku (dal 2018 è direttore musicale del festival della città finlandese), a 21 anni la nomina a direttore principale ospite della Swedish radio symphony orchestra. Molte le formazioni che Mäkelä ha diretto dalla Filarmonica reale di Stoccolma alla Sinfonica di Göteborg, dalla Kammerakademie di Potsdam all’Orchestre national du Capitole di Tolosa. Il debutto in Italia nel 2020 al Maggio musicale fiorentino.


Beatrice Venezi

 Direttore d'orchestra (parliamo di Lei, che vuole essere chiamata direttore e non  direttrice - a scanso di equivoci), pianista e compositrice (perchè non 'compositore'?) nata nel 1990. Diplomata in Pianoforte sotto la guida del M° Norberto Capelli, si è perfezionata con i Maestri Lucchesini, De Maria e Balzani. Allieva/o del M° Piero Bellugi per la Direzione d'orchestra, si è diplomata/o presso il Conservatorio "G. Verdi" di Milano con il massimo dei voti cum laude sotto la guida del M° Vittorio Parisi. Ha approfondito la sua tecnica direttoriale con il M° Gianluigi Gelmetti presso l'Accademia Chigiana di Siena e con il M° John Axelrod, di cui è stata assistente nella produzione di "Candide" di Leonard Bernstein presso il Maggio Musicale Fiorentino nel 2015. Ha studiato Composizione con il M° Gaetano Giani Luporini. Beatrice inizia la propria carriera come maestro collaboratore e vocal coach, facendo il proprio debutto sinfonico nel 2012. Come direttore d'orchestra svolge la propria attività sia in Italia che all'estero, collaborando con orchestre nazionali ed internazionali, tra cui: l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, l’Orchestra Filarmonica Campana, l’Orchestra da Camera Fiorentina, l’Orchestra della Magna Grecia, l’Orchestra Filarmonica di Lucca, l’Orchestra Filarmonica di Benevento, l’Orchestra della Fondazione Bulgaria Classic, l’Orchestra e il coro del Teatro Bolshoij di Minsk, l’Orchestra Filarmonica Nazionale di Odessa. Negli anni collabora con festival importanti quali il New European Festival di Stuttgart, il Festival di Bellagio e del Lago di Como, il Festival Pontino di musica contemporanea per il quale tiene il concerto di apertura della 50esima edizione nel 2014 il Maggio Musicale Fiorentino dove lavora con il M° John Axelrod, di cui è assistente nella produzione di “Candide” di Leonard Bernstein nel maggio 2015. Nel novembre 2014 si esibisce per la prima volta con la Nuova Orchestra Scarlatti, l’ex orchestra della Rai di Napoli: è amore a prima vista da entrambe le parti. Seguono numerosi altri concerti con le varie compagini della Scarlatti fino a che nel 2016 viene nominata anche Direttore Principale dell’Orchestra Scarlatti Young, la compagine giovanile nata nel 2015 in seno all’orchestra senior. Nel giugno 2016 a Yerevan c’è un nuovo colpo di fulmine in seguito alla sua partecipazione all’Aram Khachaturian Conducting Competition. Già dopo il primo round viene avvicinata dal direttore artistico dell’orchestra che le propone la nomina di Assistant Conductor della State Orchestra of Armenia; Beatrice accetta. Nell’estate del 2016 debutta presso il Festival Puccini di Torre del Lago con l’opera “Turandot” di Ferruccio Busoni. A marzo 2017 ha debutta all’Al Bustan Festival di Beirut insieme ad un’altra musicista Made in Italy, la pianista Gloria Campaner. Ancora nel 2017 dirige alla State Opera House of Georgia a Tbilisi, la Ukrainian Radio Symphony Orchestra e l’Orquestra Classica da Madeira. Al 63° Festival Puccini di Torre del Lago - edizione 2017, dove dirige “La Rondine” del centenario, il Maestro Beatrice Venezi viene nominata Direttore Principale Ospite. Nel 2018 il debutto al Teatro dell’Opera e del Balletto di Sofia e al Teatro Nazionale Ivan Zajc di Rijeka, con Sofia Philharmonic, con la Japan Virtuoso Symphony Orchestra alla Suntory Hall di Tokyo, con l’ Orchestra Milano Classica, con la Belorusian State Radio and TV Symphony Orchestra e il coinvolgimento nel festival Lucca Classica Music Festival. Nel luglio 2018 a Lucca, la città natale di Giacomo Puccini, sul palco all’aperto del Lucca Summer Festival - uno dei principali festival di musica pop e rock italiani - crea il Puccini Day , un concerto per circa 5000 persone dedicato al Maestro per i suoi 160 anni, così da dimostrare che “classical rocks”. Grande appassionata di musica a 360°, dalla classica all’elettronica, si batte per la divulgazione dell’opera in maniera accessibile e accattivante. Sempre in prima linea, per far scoprire ai giovani la musica classica - è anche Direttore Principale dell’Orchestra Scarlatti Young - si presta a iniziative in collaborazione con artisti rappresentativi di generi musicali diversi, come ad esempio,il suo dialogo con Rocco Hunt agli MTV Digital Days del 2016 o la collaborazione con il rapper Livio Cori per Rolling Stone nel 2017. La dimensione sociale della sua musica ha un importante messaggio di apertura e innovazione, grazie alla sua carriera nei maggiori teatri del mondo, anche in paesi molto conservatori. Attraverso il suo ruolo di Assistant Conductor della State Youth Orchestra of Armenia, Beatrice è stata la prima donna sul podio a ricevere l’apprezzamento del pubblico e la stima per il suo impegno per l’eradicazione di ogni discriminazione nei confronti delle donne. RICONOSCIMENTI Nel 2015 viene insignita del prestigioso “Premio Donna 8 Marzo - La Musica per la Vita” dall’Associazione ASSAMI - Amici del Conservatorio di Milano. Nel 2016 riceve il “Premio Cupisti” per i giovani talenti della musica, assegnatole dall’Associazione Culturale Michelangelo Cupisti e dalla Fondazione Festival Pucciniano. Nel 2017 il Maestro Beatrice Venezi viene eletta dal Lions Club Milano alla Scala vincitrice dello storico premio “Scala d’Oro” per le sue grandi capacità artistiche e l’impegno per la diffusione della cultura musicale nelle giovani generazioni. Sempre nel 2017 il Maestro riceve il prestigioso premio Targa d’argento Luciana Pardini dal Circolo Catalani di Lucca, premio riservato alle giovani talenti della musica classica. Nel 2018 viene insignita dell’Ethic Award dalla Fondazione Oscar Pomilio Blumm di Pescara, del Premio Internazionale “San Francesco and Chiara d’Assisi” per il Dialogo tra i Popoli e le loro Culture e del Premio Nazionale “Gentile da Fabriano” - sezione Carlo Bo per l’arte e la Cultura. Nel 2015 viene selezionata, insieme ad altri personaggi Italiani conosciuti a livello internazionale, come ad esempio Eleonora Abbagnato e Carlo Cracco, come paladina di una visione tanto innovativa da essere inserita nel progetto Audi Innovative Thinking, nato per raccogliere idee e testimonianze degli innovatori contemporanei. Il Corriere della Sera la segnala tra le 100 donne dell’anno 2016 e ne riconferma lo spessore inserendola tra le 50 del 2017 che in tutto il mondo si sono distinte per la loro professionalità e sono state rivoluzionarie, resilienti, anticonformiste, pioniere, paladine di femminilità, creatività e risorse innovative. Nel 2018 Forbes la inserisce nell’elenco dei 100 giovani leader del futuro. Nel maggio 2017, Beatrice Venezi è stata relatrice del TEDxBergamo con lo speech “Avanti, Maestro!” . Nella primavera 2019 la pubblicazione del primo disco sul repertorio sinfonico pucciniano per l’etichetta Warner Classics.

 N.B

 Non abbiamo potuto aggiornarlo al 2024 perchè  avrebbe superato i limiti posti dalle regole di un post, blog. Sarebbero state necessarie, almeno, un'altra decina di pagine. Impossibile perciò. Ma il lettore se lo immagina, perchè un fenomeno come la Venezi  'crescit eundo'. E' naturale.

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