È iniziata oggi a Ribera (Agrigento), a distanza di undici anni da quando una sessantina di famiglie furono costrette a lasciare le loro case, la riconsegna ai legittimi assegnatari dei nuovi alloggi popolari di Largo Martiri di via Fani.
Era il 17 febbraio del 2012 quando, a seguito di un'indagine della procura di Sciacca, fu accertato che quegli appartamenti erano stati costruiti con cemento depotenziato e, dunque, erano da considerarsi inagibili e pericolosi. Conseguenza: quegli edifici furono demoliti e ricostruiti ex novo.
Fu necessario un investimento da 10 milioni di euro finanziati dalla Regione. Nel frattempo ne scaturì un'emergenza abitativa. I residenti, infatti, furono costretti a trovare una casa in affitto. Il comune di Ribera in tutti questi anni ha stanziato un contributo da 250 euro al mese per singolo nucleo familiare.
Si pensava che i lavori di demolizione e ricostruzione degli appartamenti richiedessero tempi fisiologici, non più lunghi di un paio d'anni. E invece, tra gare d'appalto, decreti di finanziamento e vari impedimenti di legge, l'attesa si è dilatata. Nel corso degli anni sono state organizzate numerose manifestazioni di protesta da parte degli inquilini proprio contro i ritardi della burocrazia. Nel frattempo diverse persone sono morte. Tra di loro il portavoce Angelo Renda. "È a lui che dedichiamo commossi questa vittoria" ha detto Maria Sarullo, una delle residenti. Oggi hanno ricevuto le chiavi 37 famiglie. Per completare la riconsegna ne mancano ancora 23. Ma tra i problemi emersi nell'ultimo periodo c'è stato anche quello del disallineamento dei dati in possesso dell'Istituto autonomo case popolari di Agrigento tra affittuari da un lato, e proprietari che avevano riscattato l'immobile dall'altro. "Ci sono ancora dei dubbi sulla legittimità di alcuni assegnatari, ma ho chiesto al prefetto di intervenire affinché nessun appartamento rimanga vuoto", ha detto il sindaco Matteo Ruvolo. Presente alla riconsegna delle chiavi di casa agli inquilini anche l'ex sindaco e oggi capogruppo della Dc all'Ars Carmelo Pacem sindaco di Ribera quando fu necessario evacuare i vecchi appartamenti. (ANSA).
Nessun commento:
Posta un commento