giovedì 10 agosto 2023

Riuscirà il nuovo sovrintendente Carlo Fuortes a riportare il direttore Riccardo Muti al Teatro san Carlo di Napoli?

Se l'ostacolo maggiore anzi unico per  il ritorno di Riccardo Muti ( ma non di sua figlia Chiara) al Teatro  san Carlo era costituito dalla presenza di Lissner, suo acerrimo nemico, ora che il sovrintendente francese è tornato nel suo paese ( dietro ricca buonuscita della quale però nessuno parla, per non accusare i  responsabili di tale esborso di soldi pubblici: Meloni e Sangiuliano, spinti dalla fretta di occupare tutto ciò che era occupabile, in primis la Rai, perchè del san Carlo a loro non frega assolutamente nulla!) Muti dovrebbe tornare a Napoli, sua patria, insieme a Molfetta, dove ha trascorso i primi anni di studio.

 E il ritorno dovrebbe essere condotto in porto, dopo che l'hanno caldeggiato Sangiuliano, Sgarbi, De Luca, Manfredi, da Carlo Fuortes. Ma c'è un però.

Da una decina d'anni circa,  che hanno coinciso con la permanenza di Fuortes all'Opera di Roma, Muti non ha voluto più mettere piede nel Teatro della Capitale. Nonostante Fuortes gli avesse attribuito il titolo - che, lo ripetiamo, a noi è sempre apparso ridicolo - di 'direttore emerito a vita', a lui, a Roma, non gli è riuscito di far fare pace al direttore con il suo teatro.

 Ora, perchè dovrebbe riuscirci? Per la sua bravura? No certamente, altrimenti ci sarebbe riuscito a Roma. E solo perchè Fuortes non è più a Roma ma a Napoli, dovrebbe costituire per Muti la ragione principe per passare sopra i dissidi passati? Muti farà finta di dimenticare il passato. Ma il vero pressing sul direttore non è quello di Fuortes, bensì di tutti coloro che al  Teatro san Carlo assicurano risorse economiche: Ministero, Regione, Comune, ed appoggio politico, come del resto hanno già fatto prima ancora che Fuortes si insediasse a Napoli.

Nelle tante interviste che Muti rilascia a giorni alterni ai quotidiani italiani, non abbiamo  mai letto una domanda riguardante tale suo ritorno mediato da Fuortes che non è stato capace di farlo per Roma. 

Nessuno gli ha mai chiesto perchè Fuortes a Napoli otterrebbe ciò che a Roma non gli è riuscito in quasi dieci anni?

 Forse il direttore non risponderebbe ad una simile domanda, ma comunque, a noi  questa domanda,  anche senza risposta, piacerebbe leggerla. 

 E Muti ricomincerà: 'l'Orchestra del San Carlo è la migliore d'Italia' ecc...ecc... fino al prossimo dissidio - speriamo di no! - del direttore con l'Orchestra di Napoli. Esattamente come è già accaduto a Milano e a Roma.

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