Stupro di Palermo, Gabriele Muccino: «Quando una ragazza è ubriaca accompagnatela a casa. Insegnatelo ai vostri figli»
Stupro di Palermo, Gabriele Muccino non ha dubbi: «L’unica cosa da fare quando ci si trova davanti a una ragazza ubriaca è riaccompagnarla a casa. Insegnatelo ai vostri figli». Dopo Ermal Meta, Emma Dante e altri artisti e volti noti, anche il regista interviene sui social per dire la sua sullo stupro di gruppo avvenuto a Palermo il 7 luglio scorso ai danni di una diciannovenne. L'artista, nato a Roma 56 anni fa, ha dedicato un post alla vicenda. Il post, pubblicato verso le 14 di oggi (23 agosto), ha attirato subito una serie di commenti.
Stupro di Palermo, il post di Muccino
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«Purtroppo siamo figli di una società maschilista dove la donna è considerata un oggetto da usare e da abusare», scrive una donna. «Sante parole, l’educazione familiare è importante», dice un’altra. Un ragazzo poi dice: «Il problema è che qui hanno continuato a farla bere apposta, per far sì che opponesse meno resistenza. Qui non è una sola la famiglia che deve farsi un esame di conoscenza per come ha allevato il proprio figlio». E ancora: «Spesso ti trovi davanti degli adolescenti arroganti strafottente, basta uno sguardo che si creano risse».
Tra i commenti c’è anche un cuore dell’attrice romana Nicoletta Romanoff. Che, a quanto pare, la pensa allo stesso modo. Così come Sandra Milo: anche lei sotto al post del regista ha lasciato lo stesso commento. Scorrendo, c’è anche chi approva quanto dice, ma precisa che deve valere a prescindere dal sesso. “Quando si vede una persona in difficoltà la si aiuta, punto. Indipendentemente dal sesso”, scrive una ragazza. Un ragazzo, invece: “Ma se non facessimo proprio niente? Non mi sembra che i ragazzi ubriachi vengano riportati a casa dalle ragazze in genere”. Ma c’è qualche giovane che gli risponde: “Io l’ho fatto”.
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