Ci pensiamo da tempo, almeno da quando abbiamo letto delle vacanze della premier in una masseria pugliese - 'Beneficio', il nome, ma per chi? - e del costo del suo appartamento affittato a poco più di 1200 Euro a settimana che ha suscitato scandalo (fittizio). Ma come, in tempo di crisi, Lei va a spendere oltre 1000 Euro a settimana per le sue vacanze? Signori si tratta della premier, e tanto per chiarire, qualche settimana fa, in un albergo abruzzese inospitale come nessun altro, per 5 giorni ho pagato quasi 900 Euro - e io sono un pensionato che non ha certo le possibilità economiche della premier che potrebbe aver risparmiato ( visto che da oltre vent'anni percepisce uno stipendio da parlamentare dio oltre 15.000 Euro mensili!!!) in previsione di questa sua prima vacanza da premier.
L'accusa non va giù alla Meloni e Lei si fa invitare dal premier albanese a passare una settimana nel vicino paese, ospite. Dunque risparmiando l'affitto nella masseria per una settimana. Solo che lì le tocca mettere mano al portafogli per colpa di quattro scalmanati italiani che mangiano al ristorante e poi vanno via senza pagare la stratosferica cifra di 80 Euro.
Lei viene a sapere della storia che offende il buon nome del paese che governa e ordina alla nostra ambasciata di pagare quel conto. Poi, a seguito di proteste - ma come si permette di pagare con i soldi di tutti il conto di quattro mascalzoncelli - si corregge. i soldi li pagherà Lei.
Ora, se vogliamo proprio dire, qualora fossimo stati fra gli avventori di quel ristorante ed avessimo assistito alla scena, forse che non avremmo provveduto noi a saldare quel conto che non ci faceva certo diventare più poveri di quanto già non siamo?
E comunque per un paio di settimane la Meloni è stata al riparo delle molte accuse che le vengono rivolte: avanzamento del PNRR, situazione della sanità, scuola, extraprofitti.
Nel caso degli extraprofitti ci ha pensato Salvini, il genio del gabinetto Meloni. Al termine di un Consiglio dei Ministri, con l'evidente assenza di Giorgetti, lui anticipa che il governo 'vuole togliere ai ricchi banchieri per dare ai poveri, senza porsi - il genio della finanza leghista - il problema della débacle borsistica seguita a quell'annuncio per le banche. Tant' è che sono dovuti successivamente intervenire altri ministri per precisare che la n orma è in via di definizione e certamente non verrà approvata come anticipata da Salvini, il fenomeno. Ma nessuno ci ha ancora detto che rifonderà le banche di quel disastro in borsa.
Poi arriva Vannaqcci, ma di lui hanno già discusso abbastanza e perciò ci riteniamo eso0neratio dal farlo anche noi, senza prima segnalare che comunque dal Governo neanche una parola. Consenso? Silenzio assenso alle su tesi?
Donzelli ha veramente rotto ed allora ecco la toppa per nascondere il buco, Arianna, sorella tuttofare di Giorgia, nonché moglie di Lollobrigida ( 30.000 Euro circa al mese entrano in famiglia?) con il suo filo parentale tenterà di ricucire il partito. Ed anche la bocca di Lollobrigida? No, quella no, di lui Giorgia si fida, perchè appena necessario, con le sue idiozie, distrae le masse.
L'ultima quella sui 'poveri che mangiano meglio dei ricchi'. E magari- aggiungiamo noi, suggerendo il prossimo intervento al ministro- 'si curano anche meglio dei ricchi'. Semplicemente perchè alle cure non ricorrono e non è raro che guariscano, quando non muoiono ( ma perchè era giunta la loro ora) con la medicina 'fai da te'. Senza considerare poi che molte delle malattie in circolazione sono conseguenza della ricchezza. E infatti, consapevoli di tale situazione alcuni governatori (vedi quello di FDI del Lazio, Rocca) finanziamo la sanità privata convenzionata. E la sanità pubblica? Lì esiste e persiste l' attività dei medici 'intra moenia' che vuol dire: se hai bisogno di un esame o di un intervento devi metterti in lista di attesa per mesi; ma se hai i soldi per pagare un medico dell'ospedale - che ci guadagna e perciò vuole tenere in vita tale assurda convenzione - la prestazione sanitari può aver luogo all'indomani.
E ci fermiamo qui, non senza aver prima ricordato che quando il silenzio della Meloni diventa veramente insopportabile, ecco che Lei in prima persona interviene rassicurando: ci penso io, è una mia decisione, finchè ci sarò io al governo...
Famo a fidasse?
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