Sarà Daniele Gatti a capo dell'orchestra Mozart ad aprire e chiudere la 159ma stagione della Società del Quartetto di Milano, stagione che oltre a 22 concerti al Conservatorio include anche esibizioni a Villa Necchi Campiglio, nei musei e anche al Memoriale della Shoah con una nuova stagione 'musica al Binario 21' che prevede otto concerti in quattro serate dedicati alla musica di compositori di religione ebraica sopravvissuti e non ai campi di concentramento, vittime di persecuzione tra il 1900 e il 1945.
Al Conservatorio sono 22 i concerti in programma. L'inaugurazione il 20 settembre sarà con Gatti e l'orchestra Mozart che eseguiranno la Quarta, Quinta e Sesta sinfonia di Beethoven, la chiusura il 13 giugno li vedrà ancora protagonisti con la Prima, la Seconda e la Settima. Il 14 maggio sarà invece Jordi Savall a dirigere l'orchestra Le Concert des Nations. Fra gli altri appuntamenti in cartellone il soprano Barbara Hannigan, insieme all' Emerson Quartet il 10 ottobre, la pianista Beatrice Rana il 24. E ancora Antoine Tamestit, che si esibirà con la prima viola costruita da Antonio Vivaldi nel 1672 in duo con il giovanissimo pianista giapponese Mao Fujita. "Offriamo un percorso di ascolto particolarmente ricco che si rifà idealmente ai valori fondativi della nostra Società, nata quasi 160 anni fa con lo scopo specifico di valorizzare la musica strumentale, sinfonica e da camera. E allora tre grandi concerti sinfonici, in apertura e chiusura di stagione, incorniciano preziosi concerti di musica da camera con i più grandi solisti del firmamento internazionale" ha sintetizzato il direttore artistico Paolo Arcà. Fra le novità il ciclo di quattro incontri concerto "Crocevia musicali. Parole, immagini e suoni per ripensare Milano" realizzati in collaborazione con Fondazione Corriere della Sera e con l'Università degli Studi di Milano, che si terranno in sala Balzan, per rievocare alcuni momenti della storia musicale di Milano di cui la società del Quartetto è stata protagonista come la prima esecuzione italiana della Nona di Beethoven nel 1878. (ANSA).
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