Metti, una sera a teatro… … con canne, corde e percussioni Ricordando Luciano Berio a venti anni dalla scomparsa (27 maggio 2003) Gaia Aprea voce recitante Antonio Pantalone, Han Soo Yeon organo Lucia Bova arpa Chiara Ascenzo violino Lorenzo Muscolino violoncello Gianluca D’Arcangelo, Rinchen Dhondup percussioni musiche di Léon Boëllmann, Luciano Berio, Angelo Bruzzese* *prima esecuzione assoluta
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Quando ho letto di questa iniziativa assunta da Giorgio Carnini, nell'ambito del suo Festival 'Un ORGANO per ROMA', sono saltato letteralmente dalla sedia. So bene che anche Berio, SEPPURE di malavoglia, ha scritto un brano per organo; ma so altrettanto bene, forse anche meglio, che Berio ostacolò in tutti i modi CHE VENISSE COSTRUITO NELA SALA GRANDE DELL'AUDITORIUM, UN ORGANO 'DA CONCERTO', per il quale Renzo Piano aveva fatto anche il progetto. Questa storia, vergognosa per un musicista - l'ha raccontata Music@ ( la rivista che ho diretto per un settennato) producendo documenti e gli echi delle polemiche alla decisione di Berio, il quale ebbe anche l'ardire di uscirsene: l'Organo è uno strumento da chiesa e lì deve stare. Dacché si deduce che oltre per la sfrontatezza e la vergogna di una simile affermazione, che Berio si dimostrò anche campione di ignoranza. Ora, sia Carnini che Nuova Consonanza, lo ricordano, a dieci anni dalla scomparsa, ma dimenticando volutamente quelle storia vergognosa relativa all'Organo. ( P.A.) |
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