domenica 21 maggio 2023

'Callas Segreta' di Augias a Rai Tre. Copia e incolla d'autore

La Rai, se avesse voluto prendere in considerazione il capitolo 'spese', avrebbe potuto, in tutta tranquillità, quasi gratis, trasmettere uno dei tanti film-documentari  realizzati negli anni sulla figura e l'arte di Maria Callas. 

 Ha preferito invece affidarne la realizzazione di uno nuovo, che poi nuovo non è, a colui che oggi in Rai rappresenta il Leonard Bernstein italiano, quello delle 'lezioni di musica', avviate da Corrado Augias con 'La gioia della musica', delle quali il 'Callas segreta' di ieri rappresenta uno 'speciale', e ne ricalca anche le modalità, e che è, dichiaratamente frutto di 'abuso di posizione (già) dominante' in Rai del giornalista.

 Lo 'speciale' callasiano, che è durato due ore circa, occupando l'intera serata di Rai Tre, di nuovo rispetto a immagini e storie già passate in tv, aveva il narratore, Augias, che si è diviso fra il cronista, che certamente è, e l'esperto musicale che crede di essere, assecondato dalla Rai.

Augias è ricorso principlamente, ad uno degli ultimi documentari, quel 'Maria by Callas', di Tom Volf, saccheggiato da lui e dalla équipe che ha lavorato con lui per la realizzazione del prodotto 'copia e incolla', una decina circa fra autori con lui, e collaboratori.

 Con l'aggiunta - impossibile ed assolutamente inutile - di  qualche star del mondo dello spettacolo: a cominciare da Monica Bellucci, cui non riesce, in nessuna occasione, di non far l'attrice; e, molti gradini più giù nella scala delle stelle,  a quell'Elio delle Storie Tese, al quale sembra affidata in Italia, così da  qualche occasione, il destino del melodramma.

 E poi naturalmente Alberto Mattioli, che dell'opera sa tutto perchè neanche un giorno, una sera sola, lui  sa stare senza entrare in teatro, e dalla cui bocca  il neofita musicologo Augias, pende senza ritegno.

Naturalmente c'era anche la sua amica, una delle sue amiche vere ( da non confondere con le tante, presunte, che nel tempo si sono dichiarate ) Giovanna Lomazzi, che ha ripetuto per l'ennesima volta quanto ha tantissime volte già raccontato, annoiandosi anch'ella. 

 E poi Speranza Scappucci che, dal pianoforte, ha continuato a fare ciò che fa ogni volta nell'appuntamento quotidiano, sempre di Rai Tre, con 'La musica di Corrado Augias',  come ormai viene comunemente citata la fortunatissima (?) trasmissione.

Appena venti secondi ciascuno - in apertura, mentre Augias  è a Venezia e gira per il Canal grande in motoscafo -  a Zeffirelli e Riccardo Muti ( testimonianze vecchie di almeno trenta se non quarant'anni); e , infine una digressione su due personalità che hanno inciso nella professione di Callas: Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini.

 In due ore, però, mai che nessuno, e neanche Mattioli che dovrebbe sapere, ha accennato al fatto che dopo Gioconda all'Arena di Verona, opera di esordio in Italia della cantante, chi si accorse delle straordinarie possibilità, che quella cantante greca nata in America, benchè goffa e in carne, fu Tullio Serafin che ne parlò a Francesco Siciliani, e la prese 'in carico' per preparala alla svolta.

 Certo, senza forse, la Callas sarebbe venuta comunque fuori, ma se ad aiutare la svolta ci fu quella coppia di musicisti straordinari, anche  un musicologo dilettante come Augias, ed uno professionista come Mattioli, avrebbero dovuto accennarvi. E, invece no.

 Alla fine della storia, comunque e nonostante tutto, dovremo ringraziare Rai Tre e  Augias, senza i quali non avremmo scoperto la Callas 'segreta'.


P.S.

 I dati di ascolto ci danno conferma di quello che Augias e Rai Tre chiameranno 'grande successo'. Il programma è stato visto da 899.000 telespettatori, share:5,5% ; né più e né meno del risultato che ottiene mediamente la trasmissione 'La gioia della Musica' sempre di Augias e sempre su Rai Tre, ma con cadenza quotidiana e in  fascia oraria privilegiata

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