Il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, dal proprio profilo Facebook ha lanciato un duro attacco ai ragazzo eco ribelli che nelle scorse settimane, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema cambiamento climatico, ha bloccato strade e sporcato monumenti. "Che occasione avevano i militanti di Ultima Generazione e di Extinction Rebellion - scrive Mentana -, che lezione avrebbero dato se avessero fatto come gli Angeli del fango che quasi sessant'anni fa, senza social né uffici stampa, si ritrovarono in poche ore a Firenze, venendo da tutta Italia, per dare una mano a spalare fango, a aiutare chi ne aveva bisogno, a salvare mille opere d'arte e oggetti e libri di inestimabile valore subito dopo l'alluvione del 1966. Dài ragazzi che siete ancora in tempo, meno tangenziali occupate, meno monumenti imbrattati, meno comparsate tv e più sana, ma faticosa, militanza".
Ma la reazione dei social non si è fatta attendere. E sono stati centinaia quelli che hanno accusato il giornalista di essere un "boomer" e di "non sapere quello che scrive" accusandolo di populismo. C'è anche chi segnala che diversi gruppi ambientalisti sono già sul posto proprio a spalare. Ma a far da eco a Mentana ci ha pensato la seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa: "Mi ero detto non contrario ad incontrare i ragazzi che sono imputati per avere imbrattato la facciata di Palazzo Madama ma poi la richiesta non ha avuto seguito. E allora faccio una proposta: vadano per almeno una settimana da volontari in Emilia-Romagna e certifichino il loro attivo operare per spalare il fango e aiutare a eliminare i danni dell'alluvione. Sarà mia cura provare a convincere il Senato a ritirare la costituzione di parte civile nei loro confronti avendo dato prova di volere concretamente fare qualcosa per l'ambiente", ha scritto La Russa.
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