Alessandria festeggia, ha festeggiato ieri, 3 maggio, 855 anni. Fiera dei suoi cittadini illustri - consegnate in Comune durante il consiglio aperto le benemerenze, 2 anche alla memoria - e sul solco di Umberto Eco. Proprio oggi, infatti, intitolate ufficialmente al filosofo e scrittore le due sedi dell'istituto già 'Saluzzo-Plana', Polo umanistico della città, frequentato dallo stesso Eco. "Una figura che - sottolinea la vicesindaca Marica Barrera - deve aiutare a capire cosa siamo stati e siamo ancora. Non solo nel contesto alessandrino, ma in quello del Monferrato. Sarà utile, se sapremo farci aiutare dai suoi scritti sulla nostra terra, senza usarlo come una figurina, un'immagine. Allora, potremmo rinverdire quel feeling che non è stato mai interrotto tra il professor Eco e la sua, nostra Alessandria". Presenti alla cerimonia la moglie Renate, la figlia Carlotta e l'amico fin dai banchi del Classico Gianni Coscia, noto fisarmonicista. "Siamo contenti e onorati abbiate dato il nome al liceo di cui, tra loro, hanno sempre parlato. Da sette anni, dopo la sua morte, so che si discuteva di questa intitolazione", confida Renate. Felice e commosso Coscia. "Umberto era molto legato ad Alessandria. Un bel modo, questo, per ricordarlo e onorarlo. Ricordo una sua 'Bustina di Minerva' in cui prendeva in giro vie e piazze, tanto meno monumento, dedicati". Li considerava, come confermato dalla figlia, il modo più semplice per essere dimenticati, preferendo nel caso dare il nome a una scuola.
In questi giorni è in libreria anche la versione de 'Il nome della Rosa' di Manara-Eco. "Mi è piaciuto moltissimo . commenta Renate . Personalmente non adoro tanto i fumetti, ma questo è un capolavoro assoluto, bellissimo". (ANSA).
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