mercoledì 31 agosto 2022

Giorgia Meloni: chissà che anche questa volta, come nelle ultime elezioni comunali romane, non stia prendendo un abbaglio

Giorgia Meloni si sente già affittuaria di Palazzo Chigi. Lo si deduce dal fatto che qualunque decisione sia necessaria ed anche urgente da prendere, Lei interviene dicendo che non può assumerla il governo in carica 'per gli affari correnti',  conviene aspettare chi governerà nei prossimi cinque anni. Inutile sottolineare la certezza della Meloni, che ha già avvertito tutti: sarò io a governare; e Mattarella, di fronte ai risultati elettorali, schiaccianti, non potrà fare altro che incaricare me per formare il nuovo governo. 

Non sarà che corre troppo la Meloni, pur con i sondaggi che le danno una spinta a farlo?

Ieri, proprio ieri, è intervenuta a proposito della vendita di ITA, per la quale è stata dal Governo di Draghi scelta la cordata che è sembrata più utile alla compagnia ed al paese. Lei avrebbe voluto attendere, dilatando enormemente i tempi per la chiusura della trattativa; ma i  tempi erano stati fissati, e Draghi aveva fatto sapere che li avrebbe rispettati. Come ha fatto.

 Perchè nel caso di Ita, la decisione non poteva essere assunta anche in base al partito che sta al governo: la Meloni non l'ha chiaro questo concetto.  E, infatti, Lei nel caso della nomina del nuovo direttore di Taormina Arte - nessun paragone fra la vendita di Ita e la direzione di Taormina Arte - ha scelto una  cosiddetta direttrice - una direttrice che non sa dirigere - ma che ha professato pubblicamente fede nei confronti di Fratelli d'Italia. Per Ita non si può procedere allo stesso modo, abbiamo già avuto tragica esperienza di cosiddetti 'salvatori' sempre della nostra compagnia aerea, messi insieme da chi governava all'epoca, che era poi della stessa compagnia della Meloni (cioè Berlusconi!).

 La Meloni sta ripetendo lo stesso errore che commise esattamente un anno fa a proposito dell'Opera di Roma, dopo che Fuortes era stato nominato dal Governo Draghi al vertice della Rai?

 Allora la Meloni , sicura di vincere le elezioni dopo il disastro Raggi,  non avendo coscienza che con un candidato altrettanto disastroso le elezioni non le avrebbe vinte,  disse che il nuovo sovrintendente dell'Opera lo avrebbe dovuto nominare il futuro governo della Capitale, cioè Lei.

 Si sa come sono andate le cose. Lei le elezioni le ha perse, e il nuovo sovrintendente lo ha nominato Gualtieri. Non è che Giambrone sia il Draghi dell'Opera, per carità.

 Solo che per questi incarichi di responsabilità anche economica, la scelta non può essere fatta tenendo conto delle appartenenze politiche dei candidati.  Che è il modo di pensare italiano. Per questo Draghi bene ha fatto a rispettare i tempi per Ita, dando ancora una lezione sul suo 'metodo'.


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