"Questo sogno non è solo mio. Si tratta di un’idea a lungo coltivata da un gran numero di musicisti provenienti da tutti gli angoli del mondo: unire le persone con un’idea musicale condivisa, per creare senza compromessi ciò che la nostra immaginazione musicale ci propone. Si tratta di un tentativo di lasciarsi alle spalle il quadro di istituzioni rispettabili che, pur essendo benedette, possono anche essere condannate a creare quello che potrebbe essere descritto come un certo suono internazionale standardizzato. Ci stiamo addentrando in un campo più sperimentale, alla ricerca del suono perfetto con musicisti di grande talento che questo desiderano. La prima cosa che soffre della globalizzazione è l’intimità. L’emozione, l’unità e la dedizione di cui parlo si trovano molto probabilmente nel lavoro di un singolo musicista o di un piccolo collettivo. Vogliamo portare questa identità cameristica e questa intimità nella strumentazione completa di un grande concerto sinfonico. Quindi rinunceremo a ciò che conoscevamo e faremo un salto. Naturalmente, si tratta di un’idea utopica. L’utopia è qualcosa di impossibile, ed è questo che ci attrae: realizzare l’impossibile. I sogni si avverano solo quando eliminiamo il divieto dell’impossibile”.
Teodor Currentzis
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Utopia, la nuova orchestra fondata da Currentzis è composta di 112 elementi, per lo più solisti e prime parti provenienti da 28 nazioni (Armenia, Australia, Austria, Belgio, Bulgaria, Canada, Cina, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Israele, Italia, Giappone, Kazakhstan, Netherlands, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Svizzera, Turchia, UK, Ucraina, USA e Venezuela).
Utopia, la nuova orchestra che non ha ancora un 'residenza' è sostenuta da mecenati europei e debutterà in tournée ad autunno nelle seguenti date:
-4 ottobre — Philharmonie Luxembourg
-5 ottobre — Laeiszhalle Hamburg
-7 -9 ottobre — Wiener Konzerthaus
-11 ottobre — Philharmonie Berlin
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