Il Presidente del consiglio dei ministri ha firmato un dpcm con nuove misure nazionali di contenimento dell’emergenza coronavirus.
Nell’articolo 1 della bozza del nuovo decreto del governo, compare il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 14 province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Verbano Cusio Ossola, Novara e Vercelli.
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In questa zona rossa allargata si prevede il divieto assoluto di ogni spostamento in entrata e in uscita. All'interno dei medesimi territori sono consentiti solo gli "spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza".
Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore oggi, 8 marzo, e restare vigente fino al 3 aprile.
Per tutto il territorio nazionale si prevede anche la sospensione di tutti gli eventi sportivi, la chiusura degli impianti e comprensori sciistici, la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, le scuole, i musei e le procedure concorsuali. Sono consentite le attività di ristorazione e dei bar, ma nella mcrozona rossa solo dalle 6 alle 18,00 purchè siano rispettate le misure ddi sicurezza. Le attività commerciali sono consentite con limiti precisi, come la chiusura il sabato e la domenica delle grandi struture commerciali, salvo gli alimentari.
Non sono indicate le sanzioni per i trasgressori e non è facile capire quali siano i limiti agli spostamenti all'interno della macrozona rossa, tanto che il presidente della regione lombardia Attilio Fontana ha già parlato di un testo pasticciato. Anche Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna, ha chiesto modifiche. Difficile capire come queste misure potranno essere fatte rispettare, in particolare i limiti agli spostamenti.
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