Solitamente i Neroni moderni che dal nord al sud Italia danno fuoco a boschi e parchi, pinete preziosissimi, od anche a sterpaglie che poi mettono a rischio il verde circostante, non muoiono mai nei roghi che fanno sempre delle vittime. Ma che almeno si taglino loro le mani o si tengano al fresco dietro le sbarre a lungo. Tanto per fargli capire che hanno attentato alla salute pubblica, recando un danno immenso al paese.
Questi Neroni appartengono a diverse tipologie di umanità degradate, anche escludendovi gli ovvii delinquenti.
A Castel Fusano, ad esempio, con la distruzione della celebre pineta c'entra il racket delle prostitute, gli incendiari facevano parte del giro di coloro che traevano profitti dalle prostitute, ma che erano in guerra fra bande o con le stesse prostitute che si rifiutavano di sottostare al racket.
Fra essi anche un ex regista Rai, che di cognome fa Maron - da non confondere con Macron- e che nella sua esperienza professionale vanta anche la confezione di un documentario per la salvaguardia dei monumenti (anche dei parchi?) commissionatogli da una nota studiosa dell'arte, Simonetta Lux (che naturalmente non c'entra nulla con l'incendiario che ha solo incrociato per la sua attività professionale).
Ci sono anche giovani, perfino giovanissimi che stanchi di vivere, si divertono a dar fuoco. Come punirli non è semplice decidere, questi relitti umani ancorchè in verde età.
Ma ci sono anche gli stessi volontari in cerca di lavoro. ogni volta che vengono chiamati, anche a seguito di falsi allarmi (a volte provocati) vengono compensati. Ed allora danno fuoco e poi vengono pagati per spegnerli - come è accaduto, sembra, a Ragusa.
In questa estate infuocata che ha distrutto mezzo verde italiano, sembra manchino gli aerei adibiti allo spegnimento, mentre si continua a spendere milioni di Euro per i nuovi 'caccia' in dotazione alle nostre forze armate. Con i quali certamente gli incendi non si spengono.
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