lunedì 7 agosto 2017

Il 'reazionario' Bergoglio ( gesuita, pontefice) e il rivoluzionario Maduro (chavista, dittatore)

Pare che Maduro ascolti solo il Pontefice, ritenendo tutti gli altri attori della scena, componenti  della lega mondiale della destabilizzazione capitalista, o membri ed emissari della CIA. L'unico a cui presta ascolto è Bergoglio, naturalmente prendendo tutte le precauzioni che il caso merita, trattandosi di argentino per di più gesuita e, non bastasse,  anche papa a Roma.

E infatti non appena Bergoglio gli ha chiesto di azzerare la 'Costituente', lui subito gli ha subito obbedito azzerando la 'Costituzione' - che è certo una cosa un pò differente, ma non tanto. Per il resto di Bergoglio ha l'appoggio  totale e disinteressato.

E quando il Papa predica una chiesa 'povera' Maduro mette subito in pratica, con una nazione, il Venezuela, 'povera'. E come nei monasteri di stretta osservanza dove si 'prega e lavora', ma mangiare poco, egli sta allenando il suo popolo a fare a meno dei beni anche di prima necessità, e a non praticare la medicina capitalistica che vuole  che tutti vivano ' a lungo, malaticci' per aumentare i profitti. Maduro predica la medicina in qualche modo omeopatica: ti senti male, pensa di star bene, vedrai che guarirai.

Entro breve, a seguito della cura Maduro, il Venezuela potrà presentarsi agli occhi del mondo non solo come la 'terra promessa' della musica -  come andavano predicando Sinopoli, Abbado, Rattle, per effetto del 'Sistema' fondato da Abreu, del quale non sappiamo se continua a suonare mentre la nave affonda, mentre sappiamo che tace - ma anche come l'avamposto della rivoluzione bergogliana, che va predicando un mondo dove ci si deve abituare a non aver bisogno di nulla, neanche dei beni di prima necessità; a vivere insomma con poco, molto poco, quasi con nulla.

In questo cammino verso la rivoluzione, incoraggiato da Bergoglio, Maduro ha dalla sua parte anche il sostegno di ben noti rivoluzionari di molti paesi, italiani compresi, a cominciare dal famoso teorico del comunismo ' in cachemire' che è Bertinotti, per proseguire con Gianni Minà - che ha sempre avuto un piede e metà cuore nei paesi del Sudamerica, senza mai decidersi a metterci sia l'altro piede e che l'altra metà del cuore -  a Gianni Vattimo, filosofo, a Nichi Vendola, padre felice e  pluripensionato in quel di Puglia ec...    

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