Bastava che avesse letto l'intervista, non tutta, magari solo la prima ventina di righe, che Valerio Cappelli - dopo la cappellata con Currentzis, ci si conceda lo sfottò - ha fatto a Salisburgo nei giorni scorsi al soprano bulgaro Sonya Yoncheva, il titolista degli spettacoli del Corriere per evitare l'errore grossolano che ha commesso nei confronti del soprano, relativamente al suo prossimo impegno alla Scala. Egli, infatti , nel corredare l'intervista di Cappelli, ha titolato: Cresciuta con i Queen - Inseguo il mito Callas. e sottotitolato : Sonya Yoncheva star a Salisburgo:pronta per la Scala, e il lettore immagina, prima di leggere l'intervista, che la Yoncheva attenda trepidante, il suo debutto alla Scala.
Poi legge l'intervista e si accorge che il prossimo impegno alla Scala, a giugno 2018, che riguarda un titolo, Il Pirata di Bellini che dai tempi di Maria Callas non si è fatto più, dal 1958, non rappresenta il suo debutto assoluto a Milano, perché appena due mesi fa ha cantato in Bohème di Puccini. Come accadrà anche per il Metropolitana ed altri importanti teatri nei quali pure ha già cantato: debutterà in titoli non ancora nel suo repertorio.
Certo cantare in un'opera interpretata dalla Callas, e sulla quale sembra quasi essere stato messo come un veto dalla 'divina', che dura da molti decenni, è una prova importante, ma non è il debutto scaligero, come invece il titolista del Corriere, che non ha letto l'intervista di Cappelli alla Yoncheva, ha fatto pensare al lettore ignaro di stagioni e calendari di teatro.
La prossima volta...
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