Ancora oggi si legge ( Il Fatto Quotidiano) che la guerra civile venezuelana è conseguenza dell'azione della Cia, che vuole rovesciare Maduro, che resiste, e la quale mira al petrolio venezuelano. Mentre delle condizioni disastrose in cui versa il popolo non gliene fotte assolutamente nulla. Sembra la stessa tesi che, senza scendere in particolari, difendeva Roberto Campagnao, solo qualche mese fa, scrivendo la storia del Sistema di Abreu, vanto del Venezuela del Chavismo, sul sito dell'Associazione italiana degli 'Amici di Abreu', che presiede.
Non sono del medesimo parere quasi tutti i commentatori della stampa internazionale che invitano i governi ad assumere posizioni chiare contro Maduro e la sua dittatura, prima che sia troppo tardi - sempre che si rendano conto di quali tragici danni abbia prodotto analogo atteggiamento morbido, ad esempio, in Siria.
In maggio non Abreu, ma almeno Dudamel, il fiore più profumato uscito da quell'immenso vivaio musicale venezuelano, aveva postato una lettera di condanna del 'sistema Maduro' ( l'abbiamo riprodotta per intero nei post precedenti a questo) e l' invito ad ascoltare il popolo, invito evidentemente rimasto inascoltato pur proveniente - tardivamente, come abbiamo già molte volte scritto in questi mesi - da un pulpito che ha ascolto internazionale.
Lo aveva fatto all'indomani della morte, nel corso di incidenti di piazza, di un giovane violinista figlio del Sistema Abreu. Adesso un altro fatto grave è accaduto, che ha nuovamente coinvolto un violinista , ma Dudamel sembra essersi nuovamente ammutolito.
E' accaduto infatti che un giovane venezuelano con il suo violino diventasse una specie di 'pifferaio magico' sempre in testa alle manifestazioni di piazza. La polizia non è stata a guardare. La prima volta gli ha tolto il violino e gliel'ha, sotto i suoi occhi, distrutto (ma non ' a calci', come scrive oggi Omero Ciai su Repubblica; facciamo fatica ad immaginare la distruzione 'a calci' di un violino che è stato distrutto, più verosimilmente, gettandolo a terra violentemente). Una colletta internazionale ha acquistato un nuovo strumento al giovane eroe il quale ha continuato la protesta, suonando. Il regime gli ha scagliato contro una seconda volta le canaglie della polizia che lo hanno imprigionato e torturato, e l'altro ieri in tribunale, tutto il Venezuela ha potuto vederlo con il volto tumefatto e sfigurato. Da rabbrividire. E Dudamel? E Abreu?
P.S. Ancora a Ciai vogliamo far sapere che Dudamel, quando Abreu ha fondato il Sistema, nel 1975, non era ancora nato, dunque non poteva essere stato assieme ad Abreu il cofondatore, come superficialmente ha scritto, ancora su Repubblica, ancora oggi.
( Dudamel è nato nell'81)
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