Non sappiamo se facciano il gioco delle parti: uno le spara grosse dando modo all'altro di fare la sua sporca figura. Certo è che la condanna di Donald Trump dei disordini, con morti, avvenuti in Virginia - qualcuno, malignamente, fra i romani ha letto quel nome riferito non allo Stato americano, ma alla povera sindaca, alla quale non gliene va bene una, ad eccezione della faccenda dell'acqua nella quale sembra aver avuto, per intanto, la meglio sul governatore Zingaretti, pensando avesse procurato anche disordini, oltre i guai infiniti - è stata troppo blanda, e per questo è dovuta intervenire sua figlia Ivanka.
Troppo blanda la condanna di Trump dei disordini in Virginia, non senza una ragione ignobile. Per la semplice ignobile ragione che nel corteo di nazisti e razzisti che hanno sfilato in suo favore in Virginia, all'origine dei disordini e del gesto di quel folle che ha lanciato la sua macchina contro il corteo dei dimostranti anti Trump, c'erano tanti suoi elettori. Ha avuto da ridire anche lo stesso partito repubblicano, e con forza, ma non lui, il presidente 'con un nido di quaglie in testa' .
E per questo s'è sentita in obbligo di intervenire la bionda Ivanka, che ha in testa più sale di quanto non abbia capelli suo padre, e per questo potrebbe aver rinunciato, contrariamente a quanto anticipato, alla sua vacanza in Italia, in Puglia. Ivanka senza mezzi termini e con chiarezza ha affermato: non c'è posto per nazisti e razzisti in America. Anche nell'America first di suo padre Donald. Come in nessun altro paese nel mondo.
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