Ci speravano, ma non ci contavano dalle parti del dicastero di via XX Settembre. E invece, a tarda sera, l’agenzia di rating Fitch promuove i conti pubblici italiani. Si comprende, dunque, l’immediata soddisfazione del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e della premier Giorgia Meloni, i registi della gestione della finanza pubblica negli ultimi tre anni. Fitch, dunque, alza il rating dell’Italia a BBB+ da BBB. L’outlook è stabile. Dopo S&P, che ha alzato il rating lo scorso 11 aprile, e Moody’s che ha rivisto al rialzo l’outlook in maggio, anche Fitch ora migliora il suo giudizio portandolo a BBB+ con outlook stabile.
L’ultima volta che Fitch aveva rivisto al rialzo il rating dell’Italia è stato nel dicembre 2021, con il governo dell’ex governatore di Bankitalia. La revisione al rialzo del rating riflette una "maggiore fiducia nella traiettoria di bilancio" dell’Italia "sostenuta da una crescente prudenza fiscale e da un forte impegno a raggiungere gli obiettivi previsti a breve e medio termine del nuovo quadro di bilancio dell’Ue", osservano gli economisti di Fitch. "Un contesto politico stabile, il continuo slancio riformatore e la riduzione degli squilibri esterni migliorano ulteriormente gli indicatori di credito dell’Italia", sottolineano. Da Fitch prevedono una "continua e graduale riduzione del deficit nel 2025-2027", con il disavanzo atteso quest’anno al 3,1% del Pil. Il debito, invece, è atteso salire al 137,6% nel 2026, riflettendo aggiustamenti legati al superbonus. "Il debito resterà molto più elevato rispetto ai paesi" con rating BBB (la media era il 57,3% nel 2024) ma "prevediamo una riduzione dei rischi in termini di finanziamento e sostenibilità". Sempre nella nota serale da Ficht fanno sapere di prevedere per l’Italia una crescita dello 0,6% nel 2025, con un’accelerazione a una media dello 0,8% nel 2026-2027. "La domanda interna, in particolare gli investimenti, sarà un motore essenziale della crescita a breve termine, compensando la debolezza del settore estero", spiegano da Fitch mettendo in evidenza che i fondamentali del sistema bancario sono solidi. È probabile – avvisano – che il governo continui ad attuare modeste misure di sgravio fiscale, ma è improbabile che ciò comprometta gli obiettivi di bilancio. Misure simili sono state attuate nel 2024 e nel 2025, ma i risultati di bilancio continuano a superare gli obiettivi.
Giorgetti, insomma, non solo può tirare un sospiro di sollievo, ma può anche andare oltre. "Tanto studio, tanto lavoro – avvisa –. Serio e riservato. Abbiamo riportato l’Italia sulla giusta strada". A stretto giro la nota di Matteo Salvini: "Sono orgoglioso del lavoro della Lega e del suo ministro dell’Economia per il bene degli italiani".

Nessun commento:
Posta un commento