mercoledì 18 settembre 2024

Vicenza. Teatro Oiimpico. Orestea di Eschilo, regia di Theodoros Terzopoulos. 20 e 21 settembre ( Comunicato)

 

77° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI
CORO
con la Direzione Artistica di
ERMANNA MONTANARI e MARCO MARTINELLI

presenta

THEODOROS TERZOPOULOS
ORESTEIA

Prima Nazionale
20 e 21 settembre, ore 20
Teatro Olimpico di Vicenza

Dopo la Prima Mondiale al Festival di Atene e Epidauro,
debutta in Italia il nuovo spettacolo di un maestro del teatro contemporaneo

(Theodoros Terzopoulos_Oresteia_foto di Johanna Weber)

(Teatro Olimpico di Vicenza _ph Pino Ninfa)

Come sosteneva Brecht, non dovremmo avere paura dei classici. È difficile però non sentirsi intimoriti di fronte all’opera di Eschilo, autore che più di altri ha contribuito a delineare l’idea di soggetto umano nella sua relazione con il Potere.

Si inaugura il 20 settembre il 77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, con la direzione artistica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli. L’apertura della prestigiosa rassegna è affidata alla Prima Nazionale dell’Oresteia firmata da uno dei grandi esponenti della scena contemporanea internazionale: Theodoros Terzopoulos. Commissionata dal Teatro Nazionale della Grecia, l’Oresteia arriva a Vicenza dopo la Prima Assoluta che ha avuto luogo lo scorso 12 e 13 luglio al Festival di Atene ed Epidauro.

Ideatore di un metodo di lavoro insegnato in tutto il mondo, fondatore nel 1985 dell’Attis Theatre e alla guida da oltre trent’anni dell’International Committee of Theatre Olympics, Terzopoulos è noto per la sua concezione di un teatro fisico e rituale ed è un maestro nell’interpretazione e nella messinscena del repertorio tragico classico, sempre criticamente interrogato. Dopo averne affrontato in passato i singoli capitoli, per la prima volta il regista greco si trova alle prese con l’intera trilogia di Eschilo, unica sopravvissuta per intero di tutto il teatro greco classico.

Il mito dell'Orestea è pericoloso, appartiene al mondo dell’inconsueto e dell'ignoto, incute terrore perché rivela l'intrattabile, la violenza e le leggi più profonde che non possono essere domate. Clitennestra invita a “spezzarci” come nel momento della rottura dello specchio, affinché dai frammenti nasca una nuova immagine mentre le radici oscure del mito vengono preservate” scrive Terzopoulos nelle note di regia.

Messa in scena per la prima volta nel 458 a.C., in un periodo di turbolenze politiche e sociali che vedeva Atene, dilaniata dal conflitto fra gli oligarchi e i democratici, di fronte a un bivio fra crollo e rinascita, l’Orestea esplora i temi della violenza, della legge e della trasformazione, accogliendo tutte le idee cosmologiche, politiche e poetiche di Eschilo. Lo spettacolo di Terzopoulos – che insiste sulla dimensione performativa della parola attraverso un linguaggio enfatico, violento, dal ritmo fortemente dinamico e sulla corporeità come esperienza liminale di fronte all’enigma – riflette sul mito come fonte di terrore e possibilità di rinascita, ponendo domande ontologiche sul significato della vita umana.

“Ancora una volta ci poniamo la domanda ontologica fondamentale ‘qual è il senso?’, una domanda a cui non esistono risposte definitive, ma che ci spinge costantemente verso una ricerca sempre più profonda delle radici dei suoni, delle parole, della multidimensionalità dell'enigma umano e della ricostruzione di un nuovo mito” sottolinea Terzopoulos.

Difficile non cogliere le profonde analogie con l’odierna crisi della democrazia, con la condizione storico-esistenziale della nostra epoca dilaniata da conflitti profondi e sospesa sull’orlo del baratro.

ORESTEIA

di Eschilo
traduzione Eleni Varopoulou
regia e adattamento Theodoros Terzopoulos
regista associato Savvas Stroumpos
scenografie, costumi, illuminazione Theodoros Terzopoulos
musiche originali Panayiotis Velianitis
consulente drammaturgico Maria Scicchitano
drammaturgo Irene Moundraki
assistente alla regia Theodora Patiti
scenografo associato Sokratis Papadopoulos
costumista associato Panagiota Kokkorou
designer associato per le luci Konstantinos Bethanis
collaboratore artistico Maria Vogiatzi
produzione National Theatre of Greece

Personaggi e interpreti

Cassandra Evelyn Assouad
Profeta Anna Marka Bonissel
Elettra Niovi Charalambous
Apollo Nikos Dasis
Guardiano/Cittadino ateniese Tasos Dimas
Clitemnestra/Fantasma di Clitemnestra Sophia Hill
Nutrice Ellie Iggliz
Oreste Kostas Kontogeorgopoulos
Egisto David Malteze
Araldo Dinos Papageorgiou
Atena Aglaia Pappa
Agamennone Savvas Stroumpos
Supplice Alexandros Tountas
Pilade Konstantinos Zografos

Coro Babis Alefantis, Aspasia Batatoli, Nikos Dasis, Katerina Dimati, Natalia Georgosopoulou, Katerina Hill, Ellie Iggliz, Vasilina Katerini, Thanos Magklaras, Elpiniki Marapidi, Anna Marka Bonissel, Lygeri Mitropoulou, Rosy Monaki, Stavros Papadopoulos, Vangelis Papagiannopoulos, Michalis Psalidas, Myrto Rozaki, Yannis Sanidas, Alexandros Tountas, Pyrros Theofanopoulos, Konstantinos Zografos

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