mercoledì 11 settembre 2024

Ravenna, Basilica di San Vitale. Dopo 63 anni la Curia vieta l'uso della Basilica per il festival organistico ( da Ravenna Today)

 

Dopo 63 anni stop al Festival d'Organo a San Vitale: "Convenzione non rinnovata dalla Curia, scelta incomprensibile"

La decisione è stata comunicata alla Polifonica tramite una lettera. La coordinatrice: "Un finale amaro e inaspettato, con dieci righe si spazzano via il lavoro e la fatica di tante persone e una manifestazione che fa parte del patrimonio storico della città"

Dopo 63 anni di concerti estivi nella Basilica di San Vitale, Ravenna dice addio al Festival Internazionale di Musica d’Organo. L'Arcidiocesi di Ravenna-Cervia, infatti, ha deciso di non rinnovare la concessione dell'uso della basilica per il festival portato avanti dall'associazione no-profit 'Amici dell'organo di San Vitale' e diretto dalla coordinatrice artistica Elena Sartori. La decisione è stata comunicata alla Polifonica ieri tramite una lettera contro la quale ora si scaglia la responsabile Sartori: "Un finale amaro e inaspettato, con dieci righe si spazzano via il lavoro e la fatica di tante persone e una manifestazione che fa parte del patrimonio storico della città - commenta - Abbiamo chiesto a don Lorenzo Rossini (primo firmatario della lettera e delegato arcivescovile per i beni culturali ecclesiastici, ndr) un appuntamento per poter avviare un dialogo e capire cosa sia successo".

Nella lettera dell'Arcidiocesi si fa presente come oggi le condizioni siano "cambiate: il turismo si è sviluppato enormemente, la gestione della Basilica si è trasformata, le esecuzioni musicali si sono moltiplicate. Non ultimo, a proposito del Festival, si sono verificate spiacevoli polemiche sui giornali e sui social che, pur non coinvolgendo l'Arcidiocesi, hanno lasciato molto imbarazzo. Ora si aggiungono atteggiamenti polemici anche riguardo alle scelte dell'Opera di Religione riguardo all'utilizzo della Basilica e all'organizzazione di altri eventi musicali".

"Noi non abbiamo fatto alcuna polemica - continua la maestra Sartori -, ci siamo limitati a evidenziare che la sovrapposizione di due festival identici nello stesso luogo e nelle stesse settimane comportava problemi. Tre anni fa, infatti, siamo rimasti basiti quando abbiamo scoperto che la Curia avrebbe realizzato un festival d'organo insieme ai Conservatori di Ravenna, Ferrara e Cesena sovrapposto al nostro, proprio nello stesso periodo e a ingresso libero tra l'altro, ci è sembrato un segno di ostilità. Anche perché noi, invece, siamo costretti a fare pagare il biglietto agli ascoltatori, visto che ogni anno la Chiesa ci chiede 5.000 euro di affitto della basilica per le sei serate che facciamo. La scorsa settimana ho chiesto un appuntamento per provare a spostare il periodo di esecuzione del nostro festival ed evitare così la sovrapposizione, ma abbiamo ricevuto questa risposta di assoluta chiusura. È una decisione che ci sorprende per la sua drasticità e per l’assoluta mancanza, da parte della Curia Arcivescovile, di qualsiasi contraddittorio con noi".

"Siamo sorpresi, non capiamo cosa abbiamo fatto di male per meritare di essere buttati fuori in questo modo - conclude Sartori - Vogliamo ancora credere che la Chiesa Cattolica sia la Chiesa dell'accoglienza, del dialogo e del perdono di eventuali mancanze, se eventualmente ve ne sono state da parte nostra. Attendiamo di potere parlare con la Curia ravennate, come abbiamo richiesto: è nostro diritto controbattere alle accuse che ci vengono mosse nella lettera. Anche perché in tutti questi anni sui giornali abbiamo sempre ringraziato la Curia, evidenziando invece, ad esempio, l'abbandono istituzionale da parte del Comune, che ci ha ridotto i contributi anno dopo anno. La sensazione è quella che la Polifonica a San Vitale non sia più gradita, e questa lettera credo che lo dimostri".

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