Il terzo polo della Tv. La battuta più efficace, di qualche giorno fa, va attribuita senz’altro a Maurizio Crozza: «Fazio, Amadeus… siamo partiti che eravamo lo sgabuzzino della tv italiana e adesso il Nove sembra Lampedusa, dove arrivano tutti». Per Warner Bros. Discovery ora si passa veramente alla fase adulta. In cui anche sul piano degli equilibri del sistema televisivo la realtà guidata in Italia da Alessandro Araimo inevitabilmente farà sentire il suo peso. A discapito della Rai che perde un’altro cavallo di razza della sua scuderia, ma anche di Mediaset che avrà un concorrente temibile in più dal quale guardarsi (o almeno più di quanto lo faccia adesso).
Del resto, in un’intervista dello scorso 10 dicembre al Sole 24 Ore l’ad Araimo - che per Warner Bros Discovery guida l’area del Sud Europa - era stato sicuramente chiaro sugli obiettivi strategici: «L’arrivo di Fabio Fazio per noi è un punto di partenza. Non un traguardo», spiegando che «a nostro modo di vedere in Italia siamo dinanzi a uno sviluppo di mercato interessante per la Tv lineare. È il momento di spingere sull’acceleratore».
La stazza non manca. Il gruppo nato dall’acquisto, da parte di Discovery, di Warner Media da AT&T ha portato a un colosso che, tanto per iniziare, ha in pancia a livello global i Warner Bros Studios: gli studi di produzione di Batman, Superman, Harry Potter, ma nell’ultimo anno anche di Barbie o di Aquaman 2. Ma è anche la casa di Hbo con le grandi serie, da “House of Dragon” a “Succession”, che ha avuto 127 candidature agli Emmy Awards su 181 nomination per l’intero gruppo. Ed è la casa di Cnn o di Eurosport con la sua offerta comprensiva dei diritti tv per le Olimpiadi. Insomma un gruppo da 41,3 miliardi di dollari di ricavi nel 2023, quotato a Wall Street e che per la prossima stagione televisiva in Italia gioca un altro asso, dopo aver portato in casa, proprio un anno fa, Fabio Fazio che si è aggiunto a Maurizio Crozzaz, dal 2017 entrato a far parte dell’allora Discovery.
Warner Bros. Discovery in Italia oggi ha un portfolio di 15 canali multipiattaforma: 1o free (Real Time, Nove, Dmax, Giallo, Motor Trend, Food Network, Warner Tv, Hgtv – Home & Garden TV, K2 e Frisbee); 5 pay (Discovery Channel, Eurosport 1, Eurosport 2, Cartoon Network e Boomerang) e il servizio Ott discovery+. L’altro servizio Ott, a livello globale, arriverà in Italia solo a fine 2025, allo scadere degli accordi con Sky sui prodotti Hbo.
Quanto ai programmi più seguiti ci sono “Che Tempo Che Fa”, “Fratelli di Crozza”, “Don’t Forget The Lyrics”, “Matrimonio a prima vista”, oltre alle competizioni sportive nel tennis, ciclismo e sport invernali. Warner Bros. Discovery detiene inoltre i diritti per la trasmissione delle Olimpiadi fino al 2032 (compreso il prossimo appuntamento di Parigi 2024) e di recente ha comunicato un accordo con Sky che permetterà agli abbonati alla media company di casa Comcast di poter avere, compresa nel loro abbonamento, un’offerta di 10 canali Eurosport (di cui uno in 4K) per i giochi olimpici.
La rete ammiraglia è il canale Nove, che è la rete che in questa parte di stagione è cresciuta più delle altre sia nell’arco della giornata sia in prime time secondo le elaborazioni dello Studio Frasi su dati Auditel. Si parla di un +48,57% sulle prime trentuno settimane di questa stagione (10 settembre 2023 - 14 aprile 2024) rispetto allo stesso periodo della stagione 2022-23. L’ascolto medio in prima serata è di 669mila individui per uno share del 3,3 per cento.
Chi segue Nove è dieci anni più giovane di Rai1, ha un’età media di 55 anni. Considerando gli ascolti dall’arrivo di Fabio Fazio (15 ottobre) Nove registra un ascolto medio di prima serata di 710mila spettatori per uno share del 3,5 percento. Nella fascia preserale, quella dominata da Amadeus su Rai1, Nove registra oggi uno share del 2,8% mentre Amadeus con Affari tuoi su Rai uno viaggia al 24 per cento.
«Con l’arrivo di Amadeus Warner Bros. Discovery prosegue la strutturazione di Nove come canale in grado di compere sugli ascolti almeno con le ultime delle sette generaliste, Rete 4 e Rai 2, già oggi distanti in prima serata meno di un punto di share per Rete 4 e 0,9 la seconda rete Rai. La fascia di access prime time gestita con successo da Amedeus su Rai 1, una volta replicata con le dovute differenze, porterà Nove almeno al sesto posto tra le reti più seguite d’Italia».
Su questo fronte Siliato non ha dubbi: «La strategia complessiva di Warner Bros. Discovery prevederà a questo punto un ulteriore rafforzamento complessivo. Grazie all’impoverimento perseguito dal servizio pubblico editoriale potrebbe contemplare il rafforzamento dell’insieme dei canali free, oltre con le competenze di Amadeus sull’intero comparto dell’intrattenimento, con il rafforzamento dell’informazione e, se necessario, con il trasferimento nell’area gratuita di uno dei propri canali kids per essere competitivo con i canali non generalisti di Mediaset, distanti a questo punto della stagione due punti di share».
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