lunedì 15 aprile 2024

G7: serve moderazione

 

G7

“Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla”, così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha presieduto una riunione straordinaria del G7 che si è tenuta in videoconferenza ed è durata circa un'ora. Al termine i leader dei sette grandi Paesi hanno adottato una dichiarazione congiunta che "condanna fermamente il lancio di droni e missili dall’Iran, ribadendo pieno sostegno alla sicurezza di Israele. I G7 hanno sottolineato l’esigenza di evitare un’ulteriore escalation, invitando le parti ad astenersi da azioni volte ad acuire la tensione nella Regione".

I capi di stato e di governo hanno rivolto un "appello per porre fine alla crisi a Gaza attraverso la cessazione delle ostilità e il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas. Hanno infine garantito la prosecuzione dell’aiuto umanitario verso la popolazione palestinese".

Oltre ai leader di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti d’America, hanno partecipato alla videoconferenza il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e la numero uno della Commissione Ursula von der Leyen.

Alla fine della riunione Charles Michel ha scritto su X: "Tutte le parti devono dar prova di moderazione. Continueremo tutti i nostri sforzi per lavorare verso la riduzione della tensione. Porre fine alla crisi a Gaza il prima possibile, in particolare attraverso un cessate il fuoco immediato, farà la differenza. La situazione in Medio Oriente, compreso il Libano, sarà discussa al Consiglio europeo della prossima settimana".

"Credo che il G7 invierà un messaggio di prudenza pur condannando l'attacco iraniano, inviterà alla prudenza e sono convinto anche che ci sarà un messaggio per un cessate-il-fuoco nella Striscia di Gaza in modo da poter permettere la liberazione degli ostaggi e di portare aiuti alimentari alla popolazione civile", aveva detto poco prima, ospite di "In mezz'ora" su RaiTre, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani

"Nel frattempo stiamo organizzando il G7 degli Esteri", ha aggiunto il capo della diplomazia italiana riferendosi all'evento previsto a Capri dal 17 al 19 aprile, "Io incontrerò martedì sera il ministro degli Esteri Canadese, incontrerò mercoledì Blinken e poi mercoledì sera, giovedì e venerdì a Capri ci sarà il G7 degli esteri. Il primo e fondamentale punto all'ordine del giorno sarà la situazione in Medio Oriente. Dobbiamo lavorare assolutamente per una de-escalation: abbiamo una grande responsabilità, non è facile, ma dobbiamo essere determinati e quindi cercare di essere sempre più costruttori di pace".

"Voglio rassicurare i nostri cittadini che hanno familiari che sono o nel contingente militare o che vivono in Israele o che vivono a Teheran: i nostri militari sono al sicuro", ha ribadito Tajani, "Il ministro degli Esteri iraniano mi ha assicurato che non ci sarebbe stata nessuna azione che avrebbe potuto colpire i nostri militari e che c'era grande rispetto per il nostro contingente. Sono in costante contatto con l'ambasciata d'Italia a Tel Aviv, con il nostro consolato a Gerusalemme: i nostri diplomatici sono a disposizione degli italiani che vivono là. Al momento non abbiamo segnalazioni di problemi, lo stesso sta accadendo a Teheran: la nostra ambasciata lavora 24 ore su 24. Sono circa 450 gli italiani residenti lì e per prudenza è stata sospesa l'attività nella scuola italiana, dove si lavora da remoto. Può essere che domani se le cose continueranno a essere calme si potrà ricominciare l'attività scolastica normale. Nel frattempo l'Unità di crisi del ministero degli Esteri è a disposizione di tutti i cittadini italiani che volessero avere informazioni magari se hanno parenti militari o parenti che vivono in Iran o in Israele per essere rassicurati".

Tajani ha aggiunto di aver "convocato tutti gli ambasciatori dei Paesi arabi e dei Paesi musulmani per fare il punto della situazione".

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