L ‘ex sovrintendente del teatro Regio di Torino, lo jesino William Graziosi che per tanti anni è stato Ad della Fondazione Pergolesi Spontini, assieme a quattro persone ha ricevuto l’avviso di conclusione indagini inviato dalla procura nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dell’ente lirico quando alla guida c’era Graziosi. Tra i reati contestati figurano corruzione, concussione, traffico di influenze, corruzione, concussione e turbativa d’asta. Tra le accuse della Procura c’è quella di aver preso accordi sottobanco per favorire l’ingaggio di cantanti d’opera affiliati a specifiche agenzie. Figura centrale del procedimento è quella dell’ex sovrintendente jesino William Graziosi. Le agenzie in questione sono le svizzere Evoc e Ariosi Management, riconducibili ad Alessandro Ariosi, uno degli indagati. Gli inquirenti sospettano che vi sia stato un accordo per sollecitare la scrittura di determinati artisti per gli eventi al Teatro Regio ma anche alla Fondazione Pergolesi, a Jesi.
I magistrati hanno indagato anche sulla stessa nomina di Graziosi al vertice del Regio. Secondo gli inquirenti, a seguito dell’operazione "Spartito" condotta dalla Guardia di finanza di Torino, si sarebbero verificate delle irregolarità nella predisposizione del bando per la riconferma dell’ex sovrintendente nonchè nell’affidamento di incarichi a persone lui vicine per la gestione marketing del Teatro. Roberto Guenno, corista, sfruttando le buone relazioni con la sindaca Chiara Appendino, si sarebbe adoperato in cambio di una promozione. Il regista Henning Brockhaus ha poi denunciato una richiesta di tangente da parte di Graziosi in relazione a un ingaggio al Teatro dell’opera di Astana in Kazakistan. Episodio che la procura di Torino ha rubricato come concussione.
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