Il cuore della questione, dice il dottore Enrico Coscioni, “non è il tipo di vaccini che fai, ma quanti ne fai. Se non si arriva a vaccinare almeno il 70% della popolazione, non avremo mai l’immunità di gregge”. E quindi, sottolinea il presidente dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, “più lentamente procede la campagna vaccinale, più aumenta il rischio di non bloccare la catena del contagio, più il virus circola e si potrebbe arrivare al paradosso di aver vaccinato buona parte della popolazione che però potrebbe poi infettarsi con una variante resistente ai vaccini autorizzati fino a quel momento”. Primario dell’ospedale di Salerno, componente della Cabina di regia e consulente per la Sanità del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, Coscioni ammette “un po’ di amarezza per non essere riusciti a vaccinare gli over 80 prima dell’arrivo terza ondata”, ma è fiducioso per il futuro. Nonostante i ritardi delle Regioni e l’andamento fin qui in ordine sparso, che - lui ne è convinto - saranno superati man mano che entrerà nel vivo il nuovo piano vaccinale”...
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