Caro Fabrizio, Le scrivo con riferimento alla iniziativa, promossa dal Ministro Franceschini e ora prevista dal decreto legge n. 34 del 2020, diretta alla realizzazione di una piattaforma digitale per la fruizione del patrimonio culturale e degli spettacoli dal vivo”. Inizia così la lettera che il capo di Gabinetto del ministero del Mibact (adesso MiC), Lorenzo Casini, ha inviato all’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, il primo giugno scorso, citata dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso dell’audizione in Vigilanza di oggi e che l’Adnkronos ha visionato.
“Al riguardo – scrive Casini – tenuto conto del ruolo di concessionaria di servizio pubblico della Rai, nonché della lunga e consolidata collaborazione con il Ministero per progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, in particolare grazie a Rai Cultura, si chiede di voler prendere parte alle attività connesse alla realizzazione della piattaforma. In particolare, Le sarei grato se la direttrice di Rai Cultura, Silvia Calandrelli, potesse supportare il Ministero in questa fase di programmazione dell’iniziativa e nella interlocuzione già avviata con Cassa Depositi e Prestiti. Resto in attesa di un Suo riscontro e, con l’occasione, invio i miei saluti più cordiali. Lorenzo Casini”.
“Il tema della piattaforma nasce da un’esperienza fatta nei primi mesi del lockdown quando tutti abbiamo verificato come la chiusura di tutti i luoghi della cultura, non solo ha creato un grande vuoto nell’opinione pubblica, ma ha anche portato un’offerta culturale in streaming gratuita e spontanea, nelle case attraverso i siti dei teatri, delle compagnie teatrali, delle varie organizzazioni e istituzioni culturali”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, in audizione nella commissione di Vigilanza Rai sulla piattaforma ItsArt, definita anche la ‘Netflix della cultura’ che, ha sottolineato il ministro, è stata prevista attraverso una norma “inserita nel decreto legge del 19 maggio 2020 con il coinvolgimento di Cdp”.
Abbiamo cercato di coinvolgere la Rai, prima con contatti informali e successivamente, il 1 giugno scorso, con una lettera del capo di gabinetto del ministero. Il 19 giugno ha risposto Salini, dando il sostegno della Rai all’iniziativa. Il 23 luglio è stata siglata la convenzione tra Cdp e Mibact e da quel momento tutte le scelte sono passate a Cdp, che ha fatto una gara, alla quale abbiamo saputo che la Rai ha scelto di non partecipare. Io credo sia assolutamente utile e importante un coinvolgimento della Rai e mi auguro che avvenga”, ha concluso Franceschini.
Il motivo per cui la Rai “ha scelto di non partecipare alla gara fatta da Cdp per ItsArt è che ha ritenuto di non potere distribuire e vendere eventi non prodotti da lei”, ha aggiunto Franceschini nel corso dell’audizione in Vigilanza, ribadendo l’auspicio che “il coinvolgimento di Viale Mazzini possa esserci”.
Prepareremo un atto della Vigilanza” sulla partecipazione di Rai nella piattaforma digitale culturale ItsArt, “anche perché esistono i diritti di prima visione e quelli di replica. La Rai con il canone ha tutto il diritto di trasmettere l’opera lirica in seconda visione. La diretta potrebbe essere un contenuto ‘premium’ da attivare attraverso iniziative che la renderebbero un po’ più aggiornata”. Così il presidente della Commissione di Vigilanza, Alberto Barachini, al termine dell’audizione del ministro della Cultura, Dario Franceschini.
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