Non tutti in una botta i due milioni di nuovi posti di lavoro. Anche per Berlusconi sarebbero troppi. Ma un secondo milione che va aggiungersi al primo che Berlusconi tirò fuori dal suo cilindro magico molti anni fa, regalandoli al paese, dopo averli promessi con impegno solenne assunto con la firma del suo 'patto' con gli italiani nel salotto tv di Bruno Vespa.
Sono trascorsi molti anni da allora, l'Italia gode ancora dei benefici del suo governo - anzi dei suoi governi, perchè altre volte è tornato al timone della nazione - ed ora torna più arzillo che mai - salvo che per la calotta marrone che ogni giorno deve disegnarsi in testa prima di uscire allo scoperto - a offrire benefici e miracoli al paese.
Allora come oggi è chiaro a tutti che lui non scende in politica per farsi gli affari suoi, perchè quelli se li è già fatti, ma per liberare l'Italia dal pericolo grillino, esattamente come allora, quando scese in politica per liberarla da un altro pericolo, quello comunista.
Accanto a sè chiama persone che appartengono al mondo del 'fare', al mondo dell'imprenditoria e delle professioni, al quale anche lui appartiene, a coloro cioè che hanno dimostrato di saper governare i loro affari; e se hanno fatto e bene con le loro cose, sapranno farlo con la 'cosa pubblica', senza badare al proprio tornaconto, perché i loro affari vanno in automatico - come ha dimostrato anche Berlusconi con le sue aziende.
Ci sarebbe da dire qualcosa sugli alleati di Berlusconi, ma per ora basta lui, meglio non parlare dei suoi soci, per non danneggiarlo.
Niente a che vedere con i grillini - i nemici suoi e del paese, di oggi. Chi è quel Di Maio - mette in guardia Berlusconi? Un giovanotto, che non è riuscito neanche a laurearsi, che non ha fatto mai un lavoro vero in vita sua, ma solo 'lavoretti', e che ora pretenderebbe di governare il paese, anche con l'appoggio incondizionato di Travaglio e del suo Fatto. Con quale esperienza, va ripetendo Berlusconi? Ma come, aggiunge il Cav. non bastano gli esempi disastrosi che hanno dato al paese governando le città, Capitale compresa? Travaglio affiderebbe il suo Fatto a coloro i quali non hanno saputo governare una città? Ci proverebbe comunque, non temendo che mandino tutto gambe all'aria?
Certi giornali e opinionisti non darebbero mai e poi mai altrettanto credito ai grillini al governo, quando dovessero mettere nelle loro mani i propri beni. Mica fessi!
E il PD? Un titolo de La Stampa di oggi, fotografa la loro attuale situazione: il PD vota contro il PD. Negli interventi televisivi dei vari leader, PD ed ex PD, se le danno di santa ragione. Emerge che il nemico o l'avversario da sconfiggere siano i loro ex compagni. E le varie frangette, staccatesi dalla casa madre, vagano alla ricerca di un posto, senza un capo credibile. Perchè quel Grasso, che hanno voluto al vertice, è l'assicurazione della loro sconfitta. Ieri, a Mentana che gli chiedeva della presenza delle donne nel partito, ha fatto un paio di nomi - ma si stava per dimenticare che vi milita anche la Boldrini - e poi ha detto che hanno coinvolto anche una direttrice d'orchestra. Chi è costei? Si chiama Gianna Fratta, è moglie di Piero Pelù, ma le sue gesta direttoriali solo Grasso apprezza, avendola invitata, un paio di anni fa, a dirigere un concertino in Senato ( noi quel concerto l'abbiamo anche visto e non ci è parso che Grasso e il suo partito con Lei abbia fatto un grande acquisto, non essendo una esponente di valore nel suo campo!) .
Insomma per chi votare? In fin dei conti quello più affidabile è Berlusconi con il secondo milione di nuovi posti di lavoro. L'ha promesso. E Berlusconi le Promesse - le chiama così le olgettine? -le mantiene. ( La battuta, caustica ma esilarante, non è nostra, l'abbiamo letta su qualche giornale!)
Vero!
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