L'anno scorso il bando dell'ESTATE ROMANA l'assessore se lo fece da sè ed anche i beneficiari dei finanziamenti comunali, ridotti all'oso, se li scelse lui nel mazzo, anzi, decise per la logica che il merito va premiato e niente finanziamenti a pioggia, dislocandoli in tutti i municipi, uno per ciascun municipio, quali che fossero i progetti presentati. Il popolo di Roma deve sapere che ci siamo noi in Campidoglio e che noi siamo diversi dagli altri. Perciò elemosine ma a tutti, e non solo ai progetti meritevoli, specie quelli del centro città. Tutto a favore delle periferie.
Alcune storiche manifestazioni che vantavano anche vent'anni di attività se ne fregarono della politica e realizzarono, fra sacrifici enormi, i loro programmi. Non serve ricordare che il bando fu pubblicato quasi a 'estate romana' già avviata, che diedero a Bergamo l'autorizzazione a fare come gli pareva.
Era già successo al Capodanno 2017? Bergamo aveva detto 'niente da fare', non abbiamo soldi; e poi aveva realizzato quello sgorbio di capodanno, dalle 3 del mattino a sera inoltrata, destinato ai romani che mezzi brilli, uscivano da cenoni e veglioni.
SE NE DEDUCE che Bergamo e la sua sindaca, non hanno idee precise, navigano a vista ed a secondo del momento. Al Capodanno 2018 sono spuntati fuori i soldi che al Capodanno 2017 NON C'ERANO : 500.000,00 Euro, che Bergamo ha estratto dal suo cilindro magico e con quelli ha fatto ciò che voleva, mentre a Capodanno 2017 i progetti non erano suoi, ma di cittadini ed associazioni.
Ora, finalmente con notevole anticipo, ha pubblicato il bando della prossima Estate Romana, forse anche incalzato dalle proteste dei giovani romani che negli anni passati hanno organizzato il cinema gratuito in piazza ( Piazza San Cosimato). A quei giovani volenterosi che hanno deciso di non partecipare al bando, Bergamo ha voluto impartire una lezione di democrazia - quando gli pare: se volete avere i finanziamenti comunali, ha detto, dovete, come chiunque altro, partecipare al bando. E loro con decisione: tienteli i soldi!
Anche perchè si è saputo che il Comune, per la prossima 'Estate romana', mette a disposizione 500.000,00 Euro. Esattamente ciò che ha speso per il Capodanno che comunque è costato più del doppio, il resto l'hanno messo i privati. Ed anche l'algoritmo con cui distribuisce i soldi: stabiliti in quote da 25.000,00 Euro, ma questa volta non privilegiando le periferie, e comunque non favorendo il centro. Con 25.000,00 Euro, specie se non si tratta di un' una tantum' non ci si fa quasi nulla, allora tanto meglio cercarsi autonomamente i soldi anche per non dire grazie all'assessore che se la suona e se la canta da solo.
Intanto, come nella tecnica più antica di chi governa, compresi i pentastellati, ha annunciati che da marzo riaprirà, ma solo in parte il Teatro Valle chiuso da cinque anni, e sarà la prima della ventina di inaugurazioni che attendono il teatro, i cui lavori di restauro e ristrutturazione sono ancora al punto di partenza.
La stessa cose fecero anni fa i governi di sinistra e destra, con il cosiddetto 'Ponte della Musica, intitolato poi a Armando Trovajoli, monumento allo spreco dell'era Veltroni. Non ricordiamo più quante volte è stato inaugurato, senza contare che la intitolazione a Trovajoli, che in una città come Roma, in un paese come l'Italia grida vendetta, poteva venire in mente solo ad un sindaco analfabeta come Alemanno.
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