Siena, giovedì 18 gennaio 2018 – Conclusa l’esperienza quale direttore artistico (dal 2011) e sovrintendente (dal 2015 al 2017) del Teatro Comunale di Bologna, il compositore Nicola Sani è riconfermato direttore artistico dell’Accademia Chigiana di Siena, fino al 2021.
Sotto la direzione di Sani, l’istituzione quest’anno rafforza ulteriormente i tratti distintivi che ne hanno delineato il nuovo corso e, in particolare, una programmazione artistica del Festival estivo originale ed esclusiva, caratterizzata da un sempre maggiore spazio dedicato alla contemporaneità, la crescente compenetrazione, interna all’Accademia, tra la dimensione didattica e dello spettacolo, l’internazionalità dei rapporti e delle nuove collaborazioni istituzionali.
“Siamo al lavoro per la a trasformazione della Chigiana, dalla storica Summer Academy ad accademia internazionale, dichiara Sani, con un programma di attività annuale, in collaborazione con le maggiori università statunitensi e accademie internazionali: il Chigiana Global Program. Si tratta di un passo storico per la Chigiana, che dovrebbe portare l’accademia a competere con istituzioni del calibro di Juilliard, Manhattan e Tanglewood, reso possibile dalla grande storia della Chigiana, e dalla sua odierna capacità di unire tradizione e innovazione. Questo progetto riprende l’intuizione geniale del conte Guidi Chigi Saracini, fondatore della Chigiana, geniale innovatore e precorritore dei tempi che, forse, oggi avrebbe messo in atto la nostra stessa strategia”.
Dal 2014 a oggi, l’Accademia ha messo in atto una strategia competitiva e un piano di sostenibilità che ne ha favorito la rinascita, in una situazione economicamente critica, a causa delle concomitanti crisi del settore bancario e dello spettacolo. In questo contesto, la Chigiana ha saputo rilanciare e profilarsi in modo più dinamico e competitivo, mettendosi al passo delle istituzioni europee che sono frattanto cresciute, sull’esempio della Chigiana stessa, in questi ultimi anni.
“In seguito alla crisi della banca Monte dei Paschi di Siena e di conseguenza della Fondazione MPS, precisa Angelo Armiento, riconfermato direttore amministrativo dell’istituzione, l’accademia ha dovuto far fronte a un dimezzamento del budget. Lo sforzo fatto negli ultimi anni è stato quello di cercare di mantenere l’elevata qualità delle attività con una minore disponibilità economica. E’ stato possibile svolgendo un efficientamento dei costi, della struttura, una razionalizzazione dell’offerta culturale, senza pregiudicarne la qualità, facendo fruttare al meglio il patrimonio gestito direttamente dall’accademia. Siamo riusciti a stimolare l’interesse di privati e pubblico, al tal punto che se prima la maggior parte dei contributi arrivavano dalla Fondazione, ora arrivano da pubblico e privati insieme. Il contributo, anche in termini di risorse umane e il sostegno della Fondazione restano comunque pilastri imprescindibili ai fini della realizzazione dei nostri obiettivi. Le difficoltà finanziarie incontrate non hanno quindi scoraggiato il lavoro dell’accademia che, al contrario, ha continuato a garantire, rilanciandola sul piano didattico e artistio, un’offerta di un alto livello”.
Tra i nuovi progetti in corso, spicca inoltre Giovani talenti italiani nel mondo, realizzato in partnership con il Ministero degli Affari Esteri, recentemente presentato dalla Farnesina agli Istituti Italiani di Cultura all’estero, che promuove l’attività concertistica dei migliori allievi italiani provenienti dai corsi dell’Accademia, che vengono invitati ad esibirsi nelle diverse, prestigiose sedi internazionali. I primi concerti si sono svolti nel 2017 a Bruxelles, Berlino, Vienna. Nel 2018, sono già stati fissati numerosi appuntamenti, come quello di Pechino (27 aprile), con la partecipazione di allievi delle classi di canto al concerto d’inaugurazione festival Meet in Beijing (il cui paese ospite d’onore è quest’anno l’Italia), in un galà dedicato a Rossini. Sono previsti altri due appuntamenti nello stesso festival, oltre concerti in Europa sin Oriente. Il quadro di nuove, importanti partnership internazionali è indicativo dello rinnovato slancio dell’istituzione, oggi più che mai votata all’apertura, a partire dal territorio, e all’internazionalità.
L’edizione 2018 del Premio Chigiana, riconoscimento che ha segnato le carriere dei maggiori solisti e direttori d’orchestra oggi in attività (tra cui Krystian Zimerman, Esa Pekka Salonen, Evgeny Kissin, Gidon Kremer) è quest’anno dedicato al canto lirico. Il vincitore del riconoscimento, non più decretato a tavolino da una giuria opinion leader, viene aggiudicato sul campo, a seguito di quattro sessioni eliminatorie che si svolgono quest’anno a New York, Firenze S. Pietroburgo e Seul, mentre la finale in forma di concerto si terrà in occasione dell’apertura del festival.
L’attività dell’Accademia Chigiana si sviluppa lungo l’arco di due mesi estivi in una proposta didattica comprensiva venti corsi specialistici (dedicati ai principali strumenti, oltre alla classe di direzione d’orchestra e a quella di composizione), che presentano altrettanti nomi della scena musicale internazionale, nella doppia veste di didatti e performer. Quest’anno, saranno ulteriormente promossi i progetti congiunti tra gli artisti ospiti della Chigiana, presenti nella doppia veste di docenti e interpreti per dare vita a un cartellone denso di progetti nuovi e originali, con l’apporto delle nuove energie che rappresentano la “meglio gioventù” musicale mondiale (studenti provenienti da 42 paesi).
Oltre all’apporto degli esponenti della precedente generazione (tra i docenti, permangono Accardo, Giuranna, Pichler), oggi appaiono nell’organico della Chigiana grandi nomi del panorama internazionale attuale, come Eliott Fisk (chitarra), David Geringas (violoncello), Kim Kashkashian (viola), oltre al direttore d’orchestra Daniele Gatti. A complemento della classe di composizione di Salvatore Sciarrino, nuovi corsi saranno dedicati alle forme più avanzate della creazione musicale contemporanea.
Il Chigiana International Festival & Summer Academy è un festival di produzione tematico e organizzato per filoni interni, diffuso sul territorio cittadino e nelle terre di Siena, che coinvolge in un sistema di collaborazioni articolato altre importanti istituzioni sul territorio tra cui l’OGI Orchestra Giovanile Italiana, sua orchestra residente durante i corsi di direzione d’orchestra (una caratteristica unica nel panorama didattico internazionale), l’ORT Orchestra Regionale della Toscana, l’Orchestra dei Conservatori della Toscana il Coro Guido Chigi Saracini, in collaborazione con l’Opera della Metropolitana del Duomo di Siena onlus, il CH3 Chigiana Children’s Choir, ma anche Siena jazz e il Conservatorio di musica Rinaldo Franci.
Accademia e Festival, presieduti da Marcello Clarich, sono oggi un binomio unico nel suo genere, che unisce una straordinaria esperienza formativa alla possibilità, offerta ad studenti di già altissimo livello artistico, di inserirsi attivamente nella scena concertistica internazionale.
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