Nei giorni scorsi è scomparso Ettore Zocaro, un nostro amico, uno dei pochissimi veri amici. Giornalista dell'Ansa noto a tutti da una vita, commesso viaggiatore instancabile per seguire teatro soprattutto, ma anche cinema, danza ed opera; memoria storica degli ultimi cinquanta -sessant'anni di vita culturale in Italia, di cui è stato attento onesto ed acuto osservatore, ed anche studioso.
Ci dispiace veramente che sia morto. Ma tant'è arriva per tutti quel momento, e poi aveva quasi 93 anni, una bella età specie per chi, con qualche acciacco, è stato attivo e sveglio fino all'ultimo. Ciao Ettore.
Il ministro Franceschini ha nominato i due membri che rappresenteranno il suo Ministero all'interno del CDA del Teatro alla Scala, uno di questi è una riconferma ( Zanbon), l'altro è di fatto un ritorno, Francesco Micheli, già nel CDA della Scala fino al 2011, fondatore e deus ex machina di MiTo ( il festival estivo che lega Torino a Milano, e diretto dalla sua amica l'ing. Francesca Colombo ( già alla Scala, con Fontana e poi al Maggio Fiorentino, dal quale dovette andar via dopo poco tempo per perchè il bilancio, che aveva promesso in pareggio, non era riuscito a pareggiare, e saldamente insediata a MiTo del suo amico Micheli, che non ha mai lasciato, oltre che, successivamente, anche al Ponchielli di Cremona - 'se non la Scala grande, almeno quella piccola', avrebbe preteso l'avvenente ingegnere) presidente del Conservatorio Verdi di Milano, e fondatore del Concorso pianistico 'Micheli' - di cui non si sa che fine abbia fatto, dopo due o tre brillanti edizioni.
Ora torna alla Scala, per volere di Franceschini, essendo egli, Micheli, del giro di Renzi. Bentornato finanziere.
Angela Spocci è stata indicata dal nuovo consiglio di amministrazione del Teatro Lirico di Cagliari, presieduto dal sindaco Zedda come nuovo sovrintendente al ministro Franceschini che dovrebbe nominarla ufficialmente.
Sostituisce dopo solo sei mesi dal suo ritorno nell'isola Mauro Meli, assai gradito alla Barracciu, sottosegretario del ministero di Franceschini per volere espresso di Renzi, dopo che la bella signora era stata indagata per spese illecite con fondi pubblici e mandata via dall'isola, e altrettanto assai sgradito a Zedda, che l'avrebbe avuta vinta. Ora occorre attendere la nomina del Ministro, alvo che il suo suggeritore non gli consigli di non firmare la nomina. Ma sarebbe un fatto assai grave, perchè la Spocci, che da Cagliari come commissario c'è già passata anni fa, ha tutte le carte in regola per fare il sovrintendente. Lei non è una musicista, quindi dovrà nominare a sua volta un direttore artistico. Meli, che invece è musicista, chitarrista diplomato per la precisione, ma che ha fatto una gran carriera anche se continuamente funestata da bilanci non proprio brillanti, faceva a meno di un direttore artistico e si faceva bastare una segreteria molto attrezzata, per condurre le danze della programmazione artistica lui in prima persona. magari ascoltando i suggerimenti di qualche ben noto agente, non di pubblica sicurezza.
Ciò che ci mette pensiero è che il Teatro di Cagliari, già disastrato ( ma premiato dal ministero per produttività e bilanci in ordine - una beffa ed anche un insulto! -) non può cambiare dirigenza ogni sei mesi, perché così non ci sarà mai un vero colpevole di eventuali altri futuri disastri, e la programmazione artistica sarà di conseguenza disastrosa, nonostante alcuni 'specchietti per le allodole', o 'stivaletti', se si vuole, al loro secondo round cagliaritano.
In una intervista apparsa oggi sul Messaggero, Aurelio Regina, presidente di Musica per Roma e titolare di una nota manifattura di tabacchi che, in piena crisi dell'opera aveva dedicato un sigaro al disastrato teatro retto da Fuortes, 'l'esternalizzatore', ha dichiarato che l'AD di Musica per Roma, Fuortes, ha fatto così bene anche quest'anno che il problema di lasciare una delle due responsabilità apicali ( sovrintendente dell'Opera) non si pone.
Nessun commento:
Posta un commento