Alla terza votazione, quando il quorum richiesto era di metà più uno dei votanti, nel caso 29 voti, ancora una fumata nera, perchè dall'Ongaro ha preso 26 voti, 3 in meno dei richiesti per essere eletto; Battistelli 23; Cagli 2, Pappano 1 e schede bianche (che non è un candidato! ) 4.
Dunque i votanti erano 56, e 7 dei 63 accademici non hanno votato degli aventi diritto. Alla prossima tornata di elezioni, non ancora fissata, ma che verosimilmente cadrà intorno alla metà di febbraio ( si dice dopo il 15), anche allora per essere eletto, al successore di Cagli, alla guida dell'Accademia, serviranno sempre metà più uno voti dei votanti.
Un'analisi dei risultati mette necessariamente l'accento sul fatto che l'Accademia è spaccata in due; i sostenitori di dall'Ongaro (candidato da Cagli) da una parte e quelli che lo vedono come fumo negli occhi e sostengono la candidatura di Battistelli, senza però chiarire se vogliono Battistelli al posto di dall'Ongaro, oppure se non vogliono dall'Ongaro. Il loro sembra più un voto 'contro' che un voto 'a favore'.
Nelle votazioni a favore di Cagli, negli anni e decenni passati, ci sembra non si fosse mai vista una spaccatura così netta negli Accademici i quali avevano preferito Cagli con chiarezza, lasciando a qualche lunghezza di distanza il suo antagonista; come, del resto, accadde anche nella passata elezione, quando Cagli prese più o meno il doppio dei voti di Battistelli.
Ora non è più così, perchè dall'Ongaro, troppo sostenuto e spinto da Cagli, s'è attirato molte critiche. Quella sua voglia di arrivare non piace a molti, quantomeno a metà circa degli Accademici i quali sanno bene che molti meriti di questa sua ascesa vanno ricercati nel suo ruolo strategico in RAI, relativamente alla musica. E, del resto, che questo sia il merito precipuo di dall'Ongaro, nella sua ascesa come anche nella sua elezione ad Accademico - diciamo le cose come stanno - lo ha detto esplicitamente Cagli quando ha voluto dall'Ongaro alla vice presidenza, e testualmente disse: dall'Ongaro, nipote di Abbado e soprattutto dirigente Rai, può recare vantaggi all'Accademia, anche economici.
Ecco tutto questo ad alcuni musicisti di razza, che immaginiamo, non considerano loro pari dall'Ongaro, quel discorso di Cagli non è andato giù e perciò gli si sono messi contro.
Adesso che dopo tre votazioni la contrapposizione è ancora e sempre netta, ci vorrebbe un terzo personaggio in grado di pacificare gli animi in Accademia.
Pappano potrebbe essere la persona giusta ammesso che lo voglia. Ma certamente lui non vuole questa gatta da pelare. E, perciò, la contrapposizione continuerà, senza far presagire nulla di buono.
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