Alla vigilia della elezione del nuovo Presidente della repubblica, che succederà a Giorgio Napolitano, dimissionario come aveva promesso, tutti i partiti danno segno di resipiscenza, dichiarando e mostrando quanto forte sia in loro il senso di responsabilità, e come abbiano a cuore le sorti del paese, quanto importante sia il rispetto che nutrono per i cittadini che li hanno votati (non è proprio così, ma facciamo finta che lo sia).
Sgomitano per il loro minuto di celebrità prima di ricadere nel dimenticatoio che avvolgerà nuovamente la gran parte di loro, ad elezione avvenuta.
Ma, si sa, come basti un minuto, uno solo, per mostrare a tutti, a futura memoria, la loro faccia di c...
S'è sentito, come un ritornello: Renzi ha proposto Mattarella, senza consultarci, rompendo il patto di lealtà che Forza Italia, anzi il suo Presidente, condannato, ha stretto nelle segrete stanze del Nazareno. A noi non interessano le poltrone, ma l'interesse generale ed il bene della nazione.
E giù, parte una solenne risata dalla immensa platea televisiva, occultata in tempo alle orecchie di tutti dalla immediata chiusura dei microfoni.
E tutti, per il senso di rpsosnabilità, questa mattina - veramente già da ieri sera - faranno convergere il loro voto su Mattarella, sul quale tutti hanno dichiarato in questi giorni di vigilia - nessuno ha nulla da dire, neanche i Cinque stelle - i quali però sembra non abbiano da dire nulla in assoluto e su nulla - che non hanno nulla da dire, sulla persona, ma che non possono accettare il metodo seguito da Renzi. Ciò dice anche il condannato, e dice anche Alfano, l'inconsistente, in coppia con Cesa, l'industriale che avrebbero candidato Casini ( con quel nome?).
Insomma lo dicono tutti, ma senza la strategia di Renzi che ha messo tutti all'angolo, nessuno lo avrebbe votato, per una questione di principio, perché in politica la forma e importante quanto la sostanza, e, comunque, sempre per senso di responsabilità. Poi per lo stesso senso di responsabilità (non hanno pesato le paure di perdere poltrone e rendite di posizione politica, oltre che prebende) verso il paese, tutti i 'quaquaraqua', maschi e femmine senza distinzione , che siedono in questi giorni in Parlamento per la grande occasione di dare pessimo spettacolo di sè, ancora una volta, hanno deciso di votare Mattarella. Ad eccezione del partito del condannato il quale ha scelto di uscire dal Parlamento e stare con il suo capo, nell'ospizio milanese, dove svolge il suo servizio sociale, per evitare la galera e scontare la condanna.
E, sempre per il senso di responsabilità del mondo politico, e solo per questo, fra qualche ora l'Italia avrà il suo nuovo Presidente della repubblica, Sergio Mattarella.
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