Poco più di una settimana ci separa dalla tornata di votazioni, decisiva, per la successione a Bruno Cagli che dopo vent'anni, FINALMENTE, lascia la Sovrintendenza dell'Accademia di Santa Cecilia. Contendenti sono Giorgio Battistelli, compositore ma non solo, e Michele dall' Ongaro, manager di lungo corso ed anche autore di musica.
Noi, pur non richiesti, abbiamo espresso il nostro voto. Preferiremmo dall'Ongaro, non perchè nutriamo sulla sua possibile gestione dell'Accademia chissà quali aspettative. Anzi non ne nutriamo affatto, conoscendolo e seguendo la sua attività da anni. Bensì perchè, eletto in Accademia, lascerebbe molti posti vacanti che oggi occupa, e la conseguente possibilità per molti di trovare lavoro. Insomma una allargamento del mercato del lavoro musicale, sperando che non si intromettano consorterie e logge che sempre si intrufolano in queste occasioni. Mentre Battistelli dovrebbe, pur lasciando anche lui tanti posti occupati, allentare la sua attività idi compositore che è prevalente, a differenza di dall'Ongaro.
Per i posti lasciati liberi dall'uno o dall'altro si accettano candidature.
Battistelli, dovrebbe lasciare:
- il CDA dell'Opera di Roma;
-la Direzione artistica dell'Orchestra della Toscana;
-la Presidenza della 'Barattelli' a L'Aquila;
-la Candidatura a sindaco di Albano ... ed altri incarichi che ora non ci sovvengono.
Dall'Ongaro dovrebbe lasciare:
-la Sovrintendenza dell'Orchestra nazionale della RAI;
- la Direzione della musica a Radio Tre;
- la Direzione dei 'Concerti del Quirinale;
-il Direttivo artistico dell'Accademia Filarmonica romana;
-la Missione di divulgatore su RAI 5; ed altri ancora che non ricordiamo.
Solo per questi incarichi potremmo avere almeno cinque possibili aspiranti, sia che vinca Battistelli, sia che venga eletto sovrintendente dall'Ongaro, come vorrebbe Cagli che in questi anni lo ha proposto ed imposto in tutti i modi in Accademia, anche attirandosi le critiche di molti accademici - non dimentichiamo quelle durissime lettere di noti accademici contro Cagli, comprese quelle del defunto cardinale Bartolucci - che male hanno digerito la vorticosa ascesa di dall' Ongaro dovuta, a detta di Cagli stesso, al suo potere in RAI che sarebbe tornato di utilità all'Accademia. O a dall'Ongaro?
Tempo una settimana e vedremo.
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