Ieri, gli 'amici' del TG3( amici del Teatro dell'Opera , non nostri né del pubblico che si attende notizie vere!) hanno dato una notizia fatta uscire ad arte dal solerte ed efficientissimo Ufficio stampa del Teatro dell'Opera di Roma. Peccato che era una non notizia, quantomeno notizia di sconfitta, presentata come notizia di vittoria.
E riguardava il pubblico delle recite del balletto 'Lo schiaccianoci'. Diceva la notizia: 'grande successo per le 15 repliche del balletto che avevano superato ogni precedente record di affluenza, persino quello detenuto fino ad oggi da una 'Traviata' di anni fa, e cioè 17.000 presenze. Le 15 repliche del balletto avevano portato in teatro 18.000 persone'.
Fin qui la notizia. Ed uno immagina da una notizia simile che il teatro si sia riempito come un uovo ogni sera delle quindici nelle quali ha programmato, durante le vacanze natalizie, il famoso popolare balletto.
Senonché il teatro conta 1620 posti che moltiplicati per 15 fanno 24.300 posti disponibili, dei quali però sono stati occupati, nel corso delle repliche, solo 18.000, e cioè 6.300 in meno della disponibilità totale. Ogni sera, calcolatrice alla mano, c'erano in media in teatro 1.200 spettatori, e perciò 400 posti dei 1600 disponibili, sono rimasti, ogni sera delle repliche, vuoti. In totale 6.300.
Ecco dove sta il successo delle repliche dello' Schiaccianoci', secondo l'efficientissimo Ufficio stampa dell'Opera ed i fiancheggiatori del TG3 che, naturalmente, non sanno neppure vagliare le notizie, quando riguardano vere e proprie 'vittorie di Pirro'.
E poi c'è il concorso di composizione bandito lo scorso anno, e rivolto ai compositori al di sotto dei 40 anni, le cui opere ' che dovevano in qualche modo avere riferimenti alla città di Roma' dovevano pervenire in teatro entro il 30 settembre u.s. e per la cui realizzazione anche la ditta Bulgari aveva offerto un contributo ( in denaro , s'intende).
Ad oggi l'esito di quel concorso non è stato comunicato all'eventuale vincitore, per... 'L'IMPOSSIBILITA' DELLA COMMISSIONE A RIUNIRSI'.
Ma come, da settembre ad oggi, in quattro mesi, la commissione non è riuscita a riunirsi? Certo gli ultimi quattro mesi hanno coinciso con il periodo più turbolento della vita dell'Opera di Roma, negli ultimi anni. Ma la ragione di tale impossibilità non era questa. La commissione non si è riunita, nè mai si riunirà così come era composta, e cioè presieduta dal m.Riccardo Muti, perchè il maestro mai e poi mai rimetterà piede all'Opera, nonostante gli appelli ( finti) a tornare e nonostante che il suo 'ridicolo' titolo di 'Direttore onorario a vita', continui a campeggiare accanto al suo nome sul sito del Teatro romano, probabilmente senza neppure l'assenso del direttore.
Ora in quattro mesi il sovrintendente Fuortes non ha provveduto a sostituire il m. Muti, e chissà - perciò - se al 30 gennaio, come si legge sul sito del teatro, riuscirà a comunicare all'eventuale vincitore del concorso la notizia della vittoria.
Altra notizia che da tempo si attende e che non è ancora arrivata è la sostituzione di Fuortes, Vlad e Arriva - a scanso del cognome, ora dovrebbe essere in 'Partenza' - i cui mandati sono scaduti il 31 dicembre 2014. Anche su questo il sindaco Marino e la sua ciurma sono in ritardo.
Nessun commento:
Posta un commento