Contro lo sciopero si è schierato il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi: "Le agitazioni e i toni accesi allontanano il dialogo. La reazione, orchestrata dai lavoratori della Fenice contro il neodirettore musicale Beatrice Venezi, è sproporzionata e pericolosa. Troppo forzata, aggressiva. Anche l'atteggiamento verso di noi è irriconoscente. Siamo il ministero della cultura che, numeri alla mano, ha avuto più cura e attenzione per il settore dell'Opera, da vent'anni a questa parte. Persino i sindacati lo hanno ammesso".
Sentita la solita canzone? Noi abbiamo vinto le elezioni, noi governiamo, e facciamo quel che ci pare e piace, piazzando i nostri dappertutto. Anche e soprattutto perchè i soldi ve li diamo noi.
Il solito ritornello che avrebbe senso qualora il Mazzi, ex Sanremo, i soldi li tirasse fuori, lui, con Giuli e le Fratelle Meloni, dalle proprie tasche. Mentre, invece, quei soldi li tirano fuori dalle loro tasche tutti i cittadini; e il compito di chi governa è quello di amministrarli bene, a vantaggio della società, e non per coltivare ed alimentare interessi privati quali possono essere, nella situazione attuale, quelli del partito delle Fratelle Meloni.
Mazzi e con lui i Fratelli - che 'd'italia' non dimostrano di essere - devono tenere presente che i cittadini non si sono mai opposti ai finanziamenti del grande patrimonio culturale italiano nelle sue varie espressioni, dai musei alla musica all'architettura; hanno protestato quando quei soldi sacrosanti e vantaggiosi per l'Italia sono stati mal amministrati. E da chi, indovinate? Proprio dagli stessi predecessori di questa destra al potere che continua a farlo, perchè hanno nel dna il virus dello spreco per garantirsi e rafforzare posizioni di privilegio.
E' questo il male che deve essere estirpato, caro Mazzi, caro Giuli e carissime Fratelle Meloni. E l'altro male da estirpare è l'insistente intento di ingerimento nel mondo della cultura. Al quale vanno assicurati gestori in gamba e specchiati, non mezze calzette come disinvoltamente andate facendo, perchè per voi conta la fedeltà più che il merito e le capacità.
Perché se aveste a cuore le sorti dell'Italia, convochereste la giovane bella ma inadeguata, benché vostra fedelissima da generazioni, direttrice che, con errore tragico, avete messo a capo dell'orchestra della Fenice, e la aiutereste a venir fuori da questo disastro che voi avete creato, nel modo meno indolore.
Semplicemente consigliandole di dire: "non mi volete alla Fenice? grazie, vado via, mi vuole il resto del mondo". e sia!
E così saremmo tutti, voi e lei compresi, felici e contenti.
Non c'è altra via d'uscita. Perchè se continua questo braccio di ferro fra B.V, e fra il Sovrintendente e l'orchestra, che li hanno ufficialmente sfiduciati, al Teatro potreste procurare danni irreparabili proprio voi, sovranisti e patrioti della Destra italiana. Il pericolo più incombente è che salti il Concerto di Capodanno che da vent'anni diffonde nel mondo il nome della Fenice, attraverso la tv.
Quanto a Colabianchi non si dimentichi che il suo mandato non potrà durare gli anni previsti dalla Legge, perchè fra un anno dovrà lasciare avendo raggiunto i 70 anni, come prevede la Legge 'Lissner-Fuortes' che avete voluto varare per liberarvi di Lissner al San Carlo e metterci Fuortes che aveva, a sua volta, liberato, a vostro favore, la sua poltrona al vertice Rai.
Nessun commento:
Posta un commento